Nella giornata di ieri, durante i lavori di escavazione del lato sud di piazza Sacconi eseguiti nell'ambito dell'appalto per il risanamento delle cavità ipogee del Paese alto e il rifacimento dei sottoservizi, sono venuti alla luce elementi che fanno ipotizzare la presenza di reperti archeologici.
Si tratta essenzialmente di frammenti, verosimilmente di anfore, che potrebbero essere stati utilizzati come substrato per la pavimentazione eseguita successivamente.
Non appena avuto notizia del rinvenimento da parte dei tecnici della dita esecutrice, il funzionario comunale che ha la responsabilità del procedimento, l'ing. Enrico Offidani, ha provveduto ad informare la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Ancona che ha già disposto l'invio di personale per verificare l'entità e il valore dei reperti.
L'episodio non dovrebbe aver ripercussioni sul prosieguo dei lavori, visto che la ditta sta lavorando per settori e quindi può interrompere gli scavi nella zona dove sono emersi i reperti e procedere nelle altre zone oggetto dell'intervento di recupero.
Infatti la ditta Frapiccini opererà a partire da lunedì 8 novembre in via S. Voltattorni che dunque rimarrà chiusa al traffico nel tratto compreso tra via Tasso e via degli Anelli. Per consentire l'accesso al Paese alto viene invertito il senso di marcia a senso unico da nord- sud a sud- nord in via del Consolato e via Rossini.