Il Consiglio comunale di martedì 12 ottobre ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno Particolarmente attesi quelli in materia urbanistica. Sul punto concernente la riqualificazione di piazza Kolbe con la realizzazione di un edificio di quattro piani che ospiterà anche la nuova sede della Polizia Municipale, dubbi sono stati espressi da De Vecchis in merito ad un passaggio dell'atto che, modificando un articolo del regolamento edilizio, apre alla possibilità di consentire la creazione generalizzata di parcheggi a servizio di attività direzionali anche nel seminterrato e non solo nell'area della lottizzazione.
Via libera anche alle due varianti al piano regolatore per altrettanti attività turistico - ricettive: una per utilizzare volumi per sala da pranzo, l'altro per invertire la destinazione di due lotti del medesimo proprietario ad attrezzature e ricettive e a verde pubblico, così come per il passaggio finale della variante che dà "disco verde" ad un piano di recupero ad iniziativa privata di uno spazio compreso tra la Statale Adriatica e via Ceci.
Molto articolato il dibattito sulle mozioni in tema di sanità presentati da De Vecchis per la minoranza e Urbinati per la maggioranza: entrambi hanno sottolineato la grave penalizzazione che sta subendo la struttura ospedaliera sambenedettese chiedendo un forte impegno della politica per rivendicare la pari dignità con le altre zone delle Marche. Narcisi, che è anche medico ospedaliero, ha chiesto di lasciare i professionisti dell'ospedale fare il proprio lavoro limitando il peso della politica sulle scelte. Bruni, anch'egli medico ospedaliero e cofirmatario della mozione di maggioranza, ha confermato la denuncia di scelte apparentemente irrazionali fatte dalla politica in passato, ad esempio finanziando i privati anziché analoghe strutture pubbliche, ed ha sottolineato la passione e l'entusiasmo che mettono i lavoratori nel gestire un servizio tanto importante. Ha confermato poi la richiesta al Sindaco, contenuta nella mozione, di riferire entro un mese al Consiglio sulle esigenze in termini di personale e strutture di cui abbisognano l'ospedale e i presidi sanitari sul territorio.
L'assessore Emili ha ricordato il taglio di 400 milioni di euro nel triennio disposto dal Governo che porterà la sanità a drenare il 90% delle risorse regionali. "Bisogna ragionare dunque - ha detto -sui modelli organizzativi più idonei a razionalizzare le risorse: l'azienda ospedaliera non potrà reggere senza risorse e specializzazioni di eccellenza, oltre ad avere la caratteristica di assorbire molte risorse a svantaggio del territorio (RSA, distretti). Per Del Zompo la scelta organizzativa dell'Azienda ospedaliera è quella che potrebbe dare i risultati migliori poiché assicura autonomia nelle scelte sul territorio e ha annunciato che giovedì ci sarà una riunione della Commissione consiliare sanità alla presenza degli assessori regionali del territorio Canzian e Donati.
L'intervento del Sindaco è stato incentrato sulla necessità di abbandonare un atteggiamento di lamentela e di conflitto interno per recuperare una compattezza di intenti di tutto il territorio capace di presentare progetti condivisi e quindi invertire una tendenza alla penalizzazione che il sud delle Marche riscontra da anni non solo nel settore sanitario. "Importanti risultati si stanno ottenendo con le risorse ottenute dai direttori Petrone e Novelli - ha detto il Sindaco, per il quale siamo vicini all'ottenimento di importati risultati - sosteniamo questi sforzi per invertire la tendenza. Per la prima volta i tagli non vengono fatti in modo eguale e la zona di San Benedetto viene colpita per 800mila euro su 80 milioni, tutti da reperire nel settore farmaceutico".
Gaspari ha annunciato che entro fine mese si terrà a San Benedetto una riunione congiunta delle conferenze dei sindaci delle zone territoriali 12 e 13 con assessori e consiglieri regionali eletti nella Provincia di Ascoli Piceno.
Le due mozioni, alla fine, sono state entrambe approvate.
In apertura di lavori il consigliere del PRC Primavera aveva presentato un ordine del giorno con cui si chiedeva che il Consiglio comunale si esprimesse per rivedere la perimetrazione del territorio comunale oggetto della maxi variante, nel senso di escludere la zona collinare, come in un primo momento deliberato dalla Giunta che poi aveva rivisto la propria posizione per adeguarsi all'atto di indirizzo originario approvato a dicembre dal consiglio stesso. L'ordine del giorno, votato a tarda notte, è stato respinto con 7 no, 4 sì e 5 astenuti. Via libera invece alla mozione per far sentire la vicinanza della città all'iraniana Sakineh, che rischia la pena di morte: il documento è stato ampliato per ribadire il no di San Benedetto alla pena di morte in quanto tale, in tutti i Paesi dov'è ancora in vigore.
Approvata anche la mozione di Menzietti per chiedere l'attivazione delle procedure per creare a San Benedetto una zona franca comunale, dove cioè si possano prevedere sgravi fiscali per le imprese che nascono ed investono sul territorio.