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Il grande giardino simbolo della riviera è separato dalla ciclabile da una bella siepe di Phormium verdi, rosse e variegate, l'effetto sorpresa che ne deriva fa scorgere vari palmizi. Stando con le spalle rivolte ai monti sulla nostra destra un bel gruppo di Dracene australis protegge due rare Butia yatai, riconoscibili dalle foglie che sono più arcuate di quelle delle Phoenix canariensis, presenti su tutta la passeggiata del lungomare di San Benedetto. Nei pressi delle Butie c'è un laghetto intorno al quale spiccano diverse Cycas, fra le quali c'è un Papiro, leggermente più a sinistra una rara Livistonia chinensis seguita da un'Archontophoenix con il fusto affusolato danno un tocco di esotico a tutta l'area. Risalendo il percorso del ruscello troviamo il bellissimo gruppo di Chamaerops humilis o palma nana con fusti che disegnano parabole improbabili. Va ricordato che questa è l'unica palma spontanea in Italia. Più a sinistra alcune Bismarkia staccano con le loro foglie glauche. Scendendo sotto, in mezzo al prato, c'è un cespuglio più alto, si tratta della Phoenix dattilifera affiancato da Palme nane, un gruppo di Phoenix roebelinii e da altre Dracene. Le palme a fusto affusolato più a sinistra sono degli Arecastrum oltre ai quali delle Washingtonie filifere delimitano l'area che è contornata all'estremità da una siepe composta da Oleandri, Strelitzie e 3 bellissimi esemplari di Tritrinax. Nei pressi della cascata realizzata con travertino ascolano, un Banano, alcune Polygala a fiore viola e della Westringia fanno la base che contrasta con la verticalità della Trachicarpus fortunei altrimenti conosciuta come Chamaerops excelsa.