Il 23 dicembre 1970 è una data che resta indelebile nella memoria collettiva della Città di San Benedetto del Tronto.
Quel giorno, a circa tre miglia dalla foce del Tronto, veniva avvistata, capovolta, la nave da pesca oceanica “Rodi” di 500 tonnellate, iscritta al Compartimento di Messina, ma di base nel nostro porto. Morirono tutti e 10 gli uomini dell’equipaggio, 8 di San Benedetto, uno di Tortoreto, uno di Martinsicuro. Lo sgomento della città presto si trasformò in rabbia per la mancanza di un intervento di recupero immediato dell’imbarcazione. Esplose una protesta popolare, fu proclamato uno sciopero generale, furono bloccate la Statale Adriatica e le stazioni ferroviarie di San Benedetto e di Porto d’Ascoli fino a quando non si avviò, sei giorni dopo, l’operazione di trasferimento del relitto nel porto di Ortona dinanzi al quale, spinto dalle correnti, era stato trascinato.
Ogni anno, proprio il 23 dicembre, l’Amministrazione comunale ricorda con una cerimonia in zona portuale tutti i caduti in mare ma, nella ricorrenza dei 50 anni dalla sciagura del “Rodi”, ha deciso, per onorare la memoria di quei fatti, di promuovere una serie di iniziative racchiuse in un programma intitolato “Dirò del Rodi”.
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Domenica 28 febbraio in streaming dal Cinema Teatro Concordia, per iniziativa del Comune di San Benedetto del Tronto e dell’AMAT: è stato trasmesso in prima assoluta il documentario “Dirò del Rodi” realizzato dai registi Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia.
Il lavoro realizzato da Cagnetti e Impiglia è riuscito a ricostruire il clima di quello che accadde nelle ore successive alla sciagura del 23 dicembre 1970 grazie al prezioso materiale video dell’epoca girato dal fotoreporter sambenedettese Alfredo Giammarini di recente scomparso e ai documenti, pellicole super 8 e foto provenienti da archivi pubblici e privati. La voce narrante di Sebastiano Somma rende ancor più struggente la narrazione di quei giorni così come le illustrazioni animate della sambenedettese Carola Pignati contribuiscono a restituire allo spettatore il senso dell’angoscia e della voglia di ribellione ma anche il desiderio di riscatto che caratterizzarono in quelle giornate un’intera comunità.
Tra il materiale recuperato di quella vicenda, meritano una particolare citazione i filmati, girati dal fotoreporter sambenedettese Alfredo Giammarini, che documentano i momenti immediatamente successivi alla tragedia, tanto di quanto successe in città nei giorni a seguire e le operazioni di recupero dello scafo.
I filmati sono stati restaurati digitalizzando un unico file a cura della Zenit Arti Audiovisive, nota casa di produzione indipendente di Torino, e i relativi diritti esclusivi di utilizzo sono stati acquisiti al patrimonio pubblico tramite la fondazione “Bizzarri”. Le due pellicole di Alfredo Giammarini, importanti non solo da un punto di vista storico-documentale ma anche per la testimonianza sociale, così valorizzate, entrano a buon titolo a far parte del patrimonio della nostra città.
Nel video che segue sono riassunte le fasi salienti di quest'intervento di recupero delle pellicole.
La tragedia del "Rodi" dal giorno successivo al naufragio in poi: la cronaca di quei giorni ricostruita attraverso la rassegna stampa storica sia di testate locali che nazionali (ricerca storica e archiviazione a cura dei registi Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia).
Grazie alla collaborazione della Fondazione “Libero Bizzarri” ed al lavoro di ricerca svolto dall'Archivio storico comunale, in questa pubblicazione acquisiscono dignità autonoma molti documenti ufficiali mentre la collaborazione di molti sambenedettesi che ricordano e raccontano ha poi aggiunto elementi interessanti e rievocato il clima culturale e sociale in cui maturarono le contestazioni susseguenti all'affondamento del motopesca e ai ritardi nell'avvio delle operazioni di recupero.
E' possibile ottenere una copia del volume "Dirò del Rodi", edito dall'Amministrazione comunale per celebrare i 50 anni dal naufragio del motopeschereccio.
Occorre prenotare il ritiro (una copia per persona, fino ad esaurimento disponibilità) scrivendo a biblioteca@comunesbt.it
La consegna sarà possibile solo nei giorni indicati dalle norme nazionali come “arancioni” o “gialli” (e quindi né il 31 dicembre né il 5 gennaio) e nei giorni negli orari di apertura e cioè dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19.30. Il sabato dalle 9 alle 13.
Clicca qui per guardare la mostra documentale fotografica "...je sò lu mare e me te magne"
Clicca qui per guardare il teaser del video "Dirò del Rodi" dei registi Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia