“ A perenne memoria degli italiani dell'Istria, di Fiume della Dalmazia, barbaramente assassinati nelle foibe ed annegati nell'Adriatico, e di quelli sopravvissuti, esuli in patria, la città non dimentica il loro sacrificio e la loro fedeltà all'Italia”: è il testo della targa scoperta stamane nel giardino antistante il palazzo comunale dal sindaco Pasqualino Piunti e da una profuga di seconda generazione, Fiorenza Angelucci, dinanzi ad una folta rappresentata di discendenti di esuli che vivono in città.
L’iniziativa, tenutasi nel Giorno del Ricordo dedicato dalla Repubblica proprio alla grande tragedia degli italiani uccisi o costretti all’esilio delle terre del confine nord orientale, ha visto la partecipazione anche di numerose autorità civili e militari, ad iniziare dal Questore di Ascoli Piceno Alessio Cesareo che è brevemente intervenuto, e di una rappresentanza dell’UNUCI - Unione Ufficiali in congedo.
Toccante la testimonianza della signora Angelucci che ricorda perfettamente quando, bambina, fu costretta a lasciare tutto e a cercare con la sua famiglia accoglienza prima a Grottammare e poi a San Benedetto.
L’installazione di una targa in memoria dei martiri delle foibe e in onore di tutti gli esuli è stata voluta dal Consiglio comunale che ha approvato una specifica mozione proposta dal consigliere Emidio Del Zompo.
In mattinata si era tenuta una videoconferenza, a cui hanno partecipato alcune classi delle scuole superiori cittadine, durante la quale il magg. Giovanni Battista Albano, profugo fiumano che da anni vive a San Benedetto, ha presentato il suo libro “La storia sconosciuta”.
Il programma allestito dal Comune di San Benedetto del Tronto per onorare il Giorno del Ricordo si concluderà venerdì 12 febbraio quando, alle 18, sempre in videoconferenza visibile dalla pagina Facebook del Comune, si terrà il convegno promosso dall’assessorato alle Pari opportunità, Integrazione e Pace dal titolo “Foibe ed esodo: ricordare e capire per non reiterare”. Interverranno Lorenzo Salimbeni - ricercatore storico, giornalista pubblicista, e Gian Luigi Pepa - studioso storico, presidente dell’associazione culturale “Nell’Arte”.