«Spesi 2 milioni di euro per la spiaggia, in arrivo un altro milione e mezzo»

Il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari ha firmato una richiesta alla Regione Marche per la progettazione e realizzazione di interventi a difesa della costa, specie nel tratto di mare in corrispondenza alle prime venticinque concessioni balneari. Alla Regione Marche è stato chiesto di trasformare tutte le scogliere soffolte in scogliere emerse e di realizzarne una supplementare nel tratto in prossimità dell'Albula, compatibilmente con la scogliera perpendicolare rispetto alla spiaggia - il cosiddetto "pennello" - che fa invece parte della progettata riqualificazione della foce del torrente. La richiesta è stata concertata con l'assessore alle Politiche del mare Settimio Capriotti e con l'assessore regionale all'Ambiente Sandro Donati.

 

«Dal 2006 ad oggi abbiamo già speso più di due milioni di euro per la difesa della spiaggia», afferma il sindaco Gaspari, che spiega: «Il 25% di questa somma è stata sborsata dal Comune, il resto dalla Regione Marche. Per il prossimo intervento si stima un fabbisogno pari a un ulteriore milione e mezzo di euro. Alla Regione chiediamo di accettare la nostra richiesta. Ma non dobbiamo dimenticare quello che dicono i tecnici, ovvero che nessun intervento sulle scogliere ci dà la certezza a priori di un'efficace difesa della costa. Il successo degli interventi può essere verificato solo a posteriori e nel corso di più anni. Peraltro si può facilmente verificare come da Pesaro a San Benedetto, tutta la costa marchigiana sia stata colpita dall'erosione, anche nei punti in cui le scogliere sono presenti e ben visibili. Quanto già fatto a San Benedetto ha impedito danni ben più gravi. A Porto d'Ascoli, invece, il riallineamento delle scogliere e il resto degli interventi effettuati hanno permesso di incrementare l'ampiezza della spiaggia di oltre 30 metri».