Con riferimento alla lettera di protesta di una mamma per la favola letta nel corso della edizione di sabato 21 novembre di “Nati per leggere” svoltasi alla Biblioteca comunale “Lesca”, è opportuno ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
Durante la lettura della favola “Una bambola per Alberto”, la lettrice volontaria (non c’è alcuna cooperativa che gestisce il servizio) è stata interrotta da una mamma che voleva spiegazioni sul libro affermando che lei sapeva come andava a finire la storia che narrava di famiglie formate da due papà e un bimbo. Gli altri genitori e adulti hanno invitato la signora eventualmente a non ascoltare la storia e le hanno chiesto di zittirsi perché volevano finire di sentire, insieme ai bimbi, la favola.
La favola in questione ha come protagonista un bimbo, Alberto, che desidera avere una bambola: il papà gli regala una palla da basket, un trenino elettrico, lui si diverte con questi giochi ma continua a sognare di avere una bambola e per questo viene anche preso in giro. Finché la nonna gli regala quello che desidera spiegando al figlio (cioè al papà di Alberto): “Ne ha bisogno per poterla abbracciare, cullare e per accompagnarla al parco. Così quando sarà un papà come te, saprà come prendersi cura del suo bambino, dargli da mangiare, volergli tanto bene e regalargli le cose che davvero desidera, come una bambola per esempio, per allenarsi a diventare un buon papà”. Si lascia alla valutazione del lettore la coerenza di tutto ciò con quanto affermato dalla signora.
“Nati per leggere” è un progetto a carattere nazionale di promozione della lettura ad alta voce che intende favorire lo sviluppo nei primi anni del bambino con l’ausilio dei libri e della lettura ad alta voce, è promosso dall’alleanza tra l’Associazione Culturale Pediatri, l’Associazione Italiana Biblioteche e il Centro per la Salute del Bambino onlus. Nella biblioteca comunale il progetto è condotto direttamente dal personale dipendente che sceglie, tra gli oltre 200 volumi a disposizione, i libri da leggere insieme ai volontari civici, cittadini opportunamente formati che dal 2013 si offrono, appunto volontariamente, per dedicare il loro tempo a questo servizio.
Riportiamo anche una dichiarazione della dr.ssa Laura Olimpi, pediatra di famiglia ad Ascoli Piceno e referente regionale della ACP (Associazione Culturale Pediatri) da anni impegnata nel programma “Nati per Leggere”: “Tralasciando ogni considerazione sui modi scelti dalla signora per esporre le proprie idee, evidenzio che le favole rispecchiano la varietà di sensibilità degli autori e che le proposte, valutate da personale qualificato e volontari formati apposta, non possono soggiacere a censure preventive. Nel caso specifico, oltretutto, le proteste non avevano ragione di esistere in quanto il libro in questione tratta il tema della genitorialità, e specificatamente di come diventare bravi papà. Ribadisco che i pediatri sono fortemente coinvolti nel progetto per i benefici riconosciuti da evidenze scientifiche solide”.
L’Amministrazione comunale ribadisce tutto il suo convinto sostegno all’attività del personale della biblioteca “Lesca” e dei volontari civici che ringrazia per il loro impegno. Li invita a proseguire serenamente nella loro attività, forti del consenso di centinaia di bambini e dei loro genitori che, dal 2011, anno di avvio di “Nati per leggere”, godono dell’ascolto di tante belle favole.