Dal 25 luglio al 5 agosto la Palazzina Azzurra ha ospitato la mostra “L’eredità del segno” di Livio Ceschin incisore di caratura mondiale con illustrazioni. Nell’ambito della mostra, venerdì 30 luglio, nel giardino della Palazzina, è stato presentato il testo poetico “Violaine” di Rossella Frollà che accoglie tredici incisioni di Ceschin.
È stata una serata all’insegna della poesia e non solo. Oltre a Ceschin, sono intervenuti i poeti Davide Rondoni e Claudio Damiani, nonché il saggista – critico - scrittore Paolo Lagazzi che hanno alternato loro letture a quelle dell’autrice.
Arte, saggistica e scrittura, aggiunte alla poesia, hanno animato la serata nella quale il numeroso pubblico presente in Palazzina ha potuto apprezzare il volume “Violaine”: “opera che dà consistenza al rapporto profondo e inscindibile fra natura e io interiore – spiega l’autrice Frollà - libro che, a somiglianza del personaggio Violaine del dramma “L’annuncio a Maria” di Paul Claudel, sale verso una chiarificazione del fine intero dell’esistenza, passando per le figure dell’amore e della sofferenza”.