Il Sindaco Giovanni Gaspari, attorniato dalle autorità civili e militari del territorio, ha reso omaggio questa mattina ai defunti con una semplice cerimonia tenutasi all'ingresso del cimitero.
Nel deferente ricordo, espresso a nome di tutta la città, di coloro che riposano negli spazi di via delle Conquiste e simboleggiato dalla deposizione di una corona dinanzi alla chiesa interna al cimitero, il Sindaco ha voluto particolarmente menzionare le venti vittime civili del bombardamento alleato della città del 27 novembre 1943, esattamente settant'anni fa.
Un episodio ancora vivo nella memoria collettiva cittadina che è stato rievocato dalla presidente del Circolo dei Sambenedettesi Benedetta Trevisani. "Ci sono molti modi di morire - ha detto Trevisani - ma morire per atti di guerra è qualcosa di inaccettabile perché è un sacrificio inutile, come dimostrano tutti i conflitti". Annunciando che le vicende dell'autunno 1943 (ci fu non solo il bombardamento del Paese alto ma, poche settimane prima, il mitragliamento della zona portuale dove perirono altri 4 civili) saranno oggetto di un convegno previsto nei saloni parrocchiali dell'Abbazia del Paese alto il prossimo 27 novembre, la prof.ssa Trevisani ha voluto citare tutti e venti nomi di coloro che persero la vita in quel bombardamento.
Prima di invitare i presenti a compiere il consueto omaggio alle tombe degli ex sindaci della città (a cominciare al prof. Ugo Marinangeli scomparso pochi giorni orsono), il Sindaco ha voluto ringraziare il personale dei servizi cimiteriali per la cura che dedica alla buona conduzione della struttura augurando buon lavoro al funzionario Romeo Capriotti che ne assume la guida e ringraziando il direttore uscente Lanfranco Cameli. Gaspari ha inoltre ricordato che presto entrerà in funzione un nuovo impianto per la cremazione per dare adeguata risposta alla crescente domanda di questo tipo di prestazione.