“Dare un senso più profondo alle tradizioni e alla cultura sambenedettese legata al mare”. Con queste parole la prof.ssa Benedetta Trevisani, questa mattina, domenica 9 novembre, nel corso di un momento pubblico tenutosi al porto di San Benedetto del Tronto, ha motivato la scelta dell’Amministrazione comunale e del Circolo dei Sambenedettesi di realizzare “Il percorso della storia verso il mare”.
Progetto, finanziato con risorse del Gruppo d’Azione Costiera (GAC) Marche Sud, che narra per immagini e testi lo sviluppo progressivo della “via” che ha condotto le varie generazioni dei pescatori sambenedettesi e racconta anche la storia di alcuni luoghi simbolo di San Benedetto come piazza Giorgini e il Mercato Ittico.
Alla presentazione del progetto, sulla banchina di “Riva Malfizia”, c’erano il sindaco Giovanni Gaspari, gli assessori alla cultura Margherita Sorge e alla pesca Fabio Urbinati, una rappresentanza della Capitaneria di Porto, appassionati e studiosi di storia locale e diversi cittadini.
“Sono tredici cartelli – ha proseguito la prof.ssa Trevisani – con foto d’epoca e testi, sia in italiano che in inglese, che da piazza Sacconi, passando per le vie Fileni, XX Settembre, Laberinto, viale Secondo Moretti, piazze Giorgini e Sciocchetti si snodano fino al Mercato Ittico e al porto peschereccio ricordando idealmente quel sentiero percorso dal popolo sambenedettese che, da contadini che vivevano nel vecchio incasato del paese alto, si sono trasformati in marinai pronti a solcare l’Adriatico”.
“Grazie ai finanziamenti europei intercettati attraverso il GAC Marche Sud – ha dichiarato il sindaco Gaspari – siamo riusciti a rendere omaggio alla memoria della città attraverso un percorso che non solo ci permette di ricordare le tradizioni marinare, ma restituisce nuova dignità ad alcuni luoghi cittadini significativi. Per noi il porto è luogo di lavoro, per i turisti desiderosi di conoscere come si svolge l’asta del pesce o di visitareil Museo del Mare è uno straordinario spazio di esperienza. Credo che questo sentiero della memoria – ha concluso Gaspari – prosegua in questa direzione: rendere ancora più attraente San Benedetto del Tronto facendo conoscere la sua storia e le sue origini a tutti”.
Chi intende ripercorrere la “via” dei pescatori troverà i tredici pannelli in questi luoghi della città: piazza Sacconi (a ridosso dell'antico Belvedere), via del Consolato (a ridosso della vecchia “porta da Mare”), piazza Cesare Battisti (l'antica piazza del mercato) in via XX settembre, in via Laberinto (edificio Oreficeria Sciarroni, cuore del Mandracchio); piazza Matteotti (già piazza d'Armi), all'imbocco del memorabile Ancoraggio (viale Secondo Moretti), viale Secondo Moretti, all'incrocio con via Calatafimi (lato destro), guardando la vecchia Pescheria al Minuto di via Mazzocchi; ad est della ferrovia, angolo viale Moretti/via Paolini, cuore del liberty e del neoclassicismo sambenedettese; rotonda Giorgini, epicentro del lungomare del 1932 progettato dall'ingegnere Onorati; piazza Sciocchetti, come omaggio al precursore della pesca motorizzata; Mercato Ittico con annesso polo “Museo del mare”; radice del molo nord e al “Monumento ai Caduti e Dispersi del mare” dello scultore Paolo Annibali.