E’ stata inaugurata, alla presenza dell’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni e del presidente del Consorzio per il Bacino Imbrifero - BIM Tronto Luigi Contisciani, la "Serra Arcobaleno" realizzata dall'Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto in un’area adiacente al Centro Socio Educativo Riabilitativo "L'Arcobaleno" di via Machiavelli.
La struttura, realizzata anche con il prezioso contributo del BIM Tronto, è costata circa 12 mila euro ed è destinata alle attività di laboratorio del Cediser che si inseriscono in progetti educativi personalizzati pensati per gli utenti del Centro.
La struttura, che ha dunque una valenza riabilitativa fondamentale, è destinata alla coltivazione e ricovero di piante grasse e aromatiche e beneficia anche della collaborazione della “Fabbrica dei fiori”,la cooperativa sociale che si occupa proprio di coltivazione di piante. “E’ un luogo in cui gli utenti del Centro – spiega l’assessore Emanuela Carboni - possono svolgere numerose attività laboratoriali che si inseriscono in progetti educativi personalizzati. Vogliamo ringraziare sentitamente il BIM e il suo presidente Luigi Contisciani per aver subito intuito la valenza del progetto che va ben oltre la semplice coltivazione in ambiente protetto di piante, ma assume una forte connotazione riabilitativa anche in termini di incremento dei livelli di autonomia funzionale degli ospiti del Cediser”.
Il presidente Contisciani ha poi ringraziato tutto il personale della COOS Marche, la cooperativa che gestisce i servizi del Centro, per l’impegno che dedicano nel loro lavoro a favore delle persone con disabilità e per l’amore con cui lavorano insieme agli alla cura delle piante e a tutte le fasi di lavorazione. “Per noi del BIM questo intervento rientra nel novero dei contributi erogati a favore delle iniziative di carattere sociale su tutto il territorio di nostra competenza. Saremo sempre accanto ai Comuni – ha concluso Contisciani - quando c’è da realizzare qualcosa che va nella direzione di rendere le persone con difficoltà non solo più autonome ma anche soddisfatte di aver realizzato qualcosa di significativo con i propri mezzi. Questa serra dà loro questa opportunità”.