Il giudice Otello Lupacchini sarà ospite sabato 5 dicembre alle ore 17,30 all'auditorium comunale "Tebaldini" di San Benedetto nell'ambito degli "Incontri con l'autore" organizzati dal Comune in collaborazione con la libreria "La Bibliofila". Il magistrato, originario di Lapedona e famoso per aver condotto alcune famose inchieste, tra cui quella relativa alla banda della Magliana, presenterà il suo libro "Malagente" (Cario Publishing 2009, 271 pp., 16,50 euro). L'introduzione sarà curata dall'avv. Roberta Alessandrini.
In magistratura dal 1979, Lupacchini è stato pretore a Riesi (CL), giudice di Corte d'Assise a Bologna, giudice istruttore penale e giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma. E' componente della Commissione per l'applicazione delle speciali misure di protezione ai testimoni ed ai collaboratori di giustizia, consulente delle Commissioni Parlamentari d'inchiesta Antimafia e Mitrokin. Impegnato da sempre sui fronti caldi della criminalità organizzata, comune, politica e mafiosa, si è occupato, fra l'altro, degli omicidi del PM Mario Amato, del banchiere Roberto Calvi, del generale americano Lemmon Hunt, del professor Massimo D'Antona, nonché della strage di Bologna e della strage brigatista di via Prati di Papa.
«Gli "Incontri con l'autore" sono ormai un'eccellenza consolidata nella programmazione cultura della nostra città», afferma l'assessore Margherita Sorge, «E nell'ambito di una iniziativa di qualità, appare di grande pregio la scelta degli autori, effettuata in collaborazione con la libreria "La bibliofila" e in particolare con un libraio d'altri tempi come Mimmo Minuto. Questi appuntamenti offrono alla città un'occasione unica di riflessione e approfondimento sia su temi di attualità che sulla letteratura, offrendo il meglio che l'editoria italiana abbia da offrire, stagione dopo stagione».
Il libro. N ella regione del Belpaese che ha uno dei redditi pro capite più alti d'Europa, la Julia, si sta celebrando il maxiprocesso alla banda di Edmondo Durante, criminale plurievaso che negli anni Ottanta, tra rapine e società off-shore, ha costruito un impero economico. Intanto, nella Capitale si assiste al tumultuoso trapasso dalla Prima alla Seconda Repubblica, tra le incontenibili esternazioni del capo dello Stato Alberico Gentili, le spericolate transumanze degli uomini compromessi con il vecchio regime e i processi delle "toghe rosse", accusate di voler spazzare via un'intera classe politica. Sullo sfondo una società civile disillusa, frastornata e inerme che concorre più o meno consapevolmente allo scardinamento dei valori, in un mondo nel quale il Male crea profitti e il Bene non ne produce alcuno. Ma è tra la morte di Arcangelo Moscato, per decenni Direttore della Struttura, un vero e proprio corpo separato dello Stato, e la fuga di "Lucifero" Durante insieme ad altri cinque detenuti da un supercarcere, che nelle stanze più segrete del potere si gioca una partita dagli esiti imprevedibili. Una partita che coinvolge servizi e procure, agenti segreti e pentiti gestiti senza scrupoli, organismi antimafia e funzionari corrotti. Perché in questa operazione spericolata, e giocata senza freno, la posta è altissima: chi arriverà per primo al boss latitante, a cui qualcuno molto in alto ha permesso la fuga in cambio della sua collaborazione?
il suo libro "Malagente"