È in programma per martedì 23 dicembre, anniversario dell'affondamento del motopeschereccio Rodi, una commemorazione unica di tutte le tragedie del mare subite dalla città di San Benedetto nel corso della sua storia, fino all'ultima che ha coinvolto il Rita Evelin. Per questa prima edizione della "commemorazione unitaria" è stato mantenuto il titolo "L'approdo negato" proposto lo scorso anno dal Circolo dei sambenedettesi per una più specifica commemorazione, ovvero le venti vittime piante cinquant'anni prima dalla comunità, nel 1957, a causa dell'affondamento dei pescherecci "Malfizia" e "Madonna San Giovanni". E proprio lo scorso anno il sindaco Gaspari aveva annunciato che il 23 dicembre sarebbe diventata un'altra tappa della memoria cittadina, insieme al 3 febbraio giorno di San Biagio e festa dei funai, alla festa della Madonna della Marina, e al 13 ottobre, festa del patrono san Benedetto martire.
Il programma predisposto per il 23 dicembre 2008 prevede alle ore 11 la deposizione di una corona presso le lapidi al molo nord del porto. Alle ore 17,30 la messa celebrata dal vescovo Gestori nella cattedrale della Madonna della Marina, e alle 21, all'auditorium comunale di viale De Gasperi 120, una relazione sulla storia delle vittime del mare, a cura del prof. Renato Novelli, la lettura di poesie in dialetto, a cura della compagnia "Ribalta picena", in collaborazione con il Circolo dei sambenedettesi, e infine un concerto dei Marecanto. Il tutto con ingresso gratuito.
«Il dovere della memoria non è un valore astratto, ma una pratica concreta», afferma il sindaco Gaspari, «I nostri giovani, per esempio, avranno un'occasione in più per conoscere la storia della nostra città, e le dure condizioni di lavoro dei loro padri e dei loro nonni. La comunità nel suo complesso troverà l'occasione per riflettere su se stessa, su un'economia e un'antropologia in fase di trasformazione, ma ancora fondanti l'identità del nostro territorio».