Anche quest’anno, il 23 dicembre l’Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto, con il contributo del Circolo dei Sambenedettesi, renderà omaggio a tutti i caduti in mare nel giorno in cui, 49 anni fa, si consumò una delle più brutte tragedie della storia della marineria sambenedettese, l’affondamento del motopeschereccio “Rodi” e la morte di tutti i componenti l’equipaggio.
“L’approdo negato” è il titolo dato alla cerimonia di commemorazione di tutte le vittime del mare che la città nei secoli ha dovuto piangere: in particolare, l’edizione 2019 renderà omaggio agli uomini, sambenedettesi di nascita, di adozione o qui di passaggio, morti in mare durante la Seconda Guerra mondiale o nell’immediato dopoguerra.
Militari, marinai militarizzati assieme ai propri motopescherecci convertiti in dragamine o semplici pescatori hanno trovato la morte nei mari lontani o, beffa del destino, proprio davanti casa. Numerosi sono i dispersi, perché di alcuni imbarcati sui cacciatorpediniere, sugli incrociatori, sulle motonavi e sui piroscafi colati a picco a seguito di azioni navali, il mare non ha voluto restituire i corpi: dura e triste realtà per molti familiari che non hanno avuto nemmeno il conforto di piangere delle spoglie mortali.
Il programma, coordinato dalla consigliera Mariadele Girolami, prevede, oltre agli interventi istituzionali e del Circolo dei Sambenedettesi, la deposizione di corone dinanzi al monumento “Il mare, il ritorno” di Paolo Annibali e sulle lapidi del molo nord, la lettura, da parte di studenti del Liceo scientifico “Rosetti”, di brani estratti dai verbali delle autorità marittime che rievocano alcune di quelle disgrazie.
L’invito a partecipare è rivolto, oltre che alla cittadinanza, a tutti coloro che hanno avuto amici o familiari periti in sciagure in mare.
Sarà garantito il servizio di interpretariato per non udenti nella lingua dei segni. In caso di maltempo, la cerimonia si terrà nel Museo della Civiltà Marinara.