Il Sindaco ha firmato l’ordinanza che, recependo le indicazioni fornite dalla Regione Marche, modifica in senso leggermente meno restrittivo le prescrizioni contenute nel precedente provvedimento per i fumi emessi dalle attività commerciali che utilizzano forni.
L’unica modifica rispetto alla vecchia ordinanza riguarda infatti il recepimento di quanto stabilito dalla Giunta regionale che, con delibera del 30 dicembre 2015, ha ridotto la misura dell’abbattimento dei sistemi di filtrazione dei fumi per le attività di panificazione e ristorazione da “almeno l’80%” ad “almeno il 50%” delle polveri sottili PM10.
Restano invariate le altre disposizioni in vigore da diversi anni che interessano tutti i Comuni marchigiani ricadenti nella zona A (quella cioè a maggior rischio di sforamento dei limiti delle polveri sottili) tra cui, appunto, San Benedetto:
- l’ordinanza vieta l’accensione degli impianti a biomassa solida (legna, cippato, pellet, carbonella, etc.), inclusi i caminetti tradizionali aperti e quelli moderni chiusi, nonché di quelli a carbone fossile, utilizzati per il riscaldamento degli ambienti interni o solo per la produzione di acqua sanitaria, quando nell’unità immobiliare è presente e funzionante un altro tipo di riscaldamento autonomo o centralizzato. Sono previste comunque delle eccezioni per alcune tipologie di impianti così come meglio definite nell'ordinanza.
- Analogo provvedimento riguarda gli impianti per il riscaldamento di ambienti esterni.
- I divieti valgono dal lunedì al venerdì (e quindi sono esclusi i week end e i giorni di festa) ed è consentita l’accensione per la cottura dei cibi.
Il provvedimento è valido dal 15 settembre al 15 maggio di ogni anno su tutto il territorio comunale ad eccezione dell’area della Sentina, di quella Brancadoro e di alcune zone periferiche.