E' scomparso all'età di 87 anni Albano Bugari, fondatore e presidente onorario del Museo Ittico "Augusto Capriotti", premio Truentum 2004.
Da sempre affascinato dalla natura marina, insieme ad altri appassionati fonda nel 1956 il Museo Ittico che viene intestato al più grande scienziato che la città abbia avuto il prof. Augusto Capriotti.
Divenuto presidente nel 1960, per 40 anni dedica tutto il suo tempo libero ad arricchire la collezione raccogliendo e ordinando gli esemplari catturati in tutti i mari e gli oceani del mondo dai pescatori sambenedettesi che glieli donavano per farne testimonianza del loro duro lavoro.
Grazie alla sua opera, la città dispone oggi di un patrimonio unico nel suo genere in Italia e in Europa con 10.000 esemplari conservati e una biblioteca specialistica con oltre 1.000 volumi, meta di migliaia di visitatori di ogni provenienza ed età.
Dal 2002, nominato presidente onorario, prosegue nel suo instancabile impegno per la divulgazione scientifica curando un programma editoriale d'informazione sugli animali delle acque.
Appresa la notizia, il sindaco Giovanni Gaspari ha così voluto ricordare lo scomparso: "Con la scomparsa di Albano Bugari un altro pezzo di storia della città ci lascia: resta un grande rimpianto, solo parzialmente risarcito dalla consapevolezza che non scompare l'opera che egli ha condotto per decenni nella raccolta, catalogazione e divulgazione dell'immenso patrimonio del Museo Ittico "Capriotti".
Il premio Truentum che fu attribuito a Bugari nel 2004 ha rappresentato il doveroso grazie della comunità locale per aver dedicato la vita prima a coinvolgere la nostra marineria nel trasferire a terra, e quindi donare, le innumerevoli varietà di specie marine in cui si è imbattuta durante la navigazione per i mari del mondo; poi a dare dignità di raccolta museale unica nel suo genere a tutti quei preziosi reperti che ora costituiscono uno degli elementi di attrazione culturale e turistica di San Benedetto. Infine a dare divulgazione a tutto questo lavoro attraverso le migliaia di visite guidate condotte a beneficio di scolaresche e comitive italiane e straniere e le pregevoli pubblicazioni edite negli ultimi anni.
Personalmente mi rimane il ricordo di una persone squisita, attenta e scrupolosa nell'offrire il suo contributo di esperienza, ma soprattutto assolutamente innamorata della sua città. Un affettuoso pensiero va in questo momento alla famiglia, e in particolare alla moglie e ai figli Romolo, Daniela e alla cara Titti".