Cambiano i requisiti per ottenere prestazioni di carattere sociale. L’ISEE – Indicatore della Situazione Economica Equivalente, ovvero l’indice della “ricchezza” del nucleo familiare in base al quale gli enti (compreso il Comune, quindi) erogano prestazioni agevolate (per fare qualche esempio, l’iscrizione ai nidi, i contributi per l’affitto e il trasporto pubblico, i bonus energia, le tariffe per la mensa scolastica), sarà dal primo gennaio calcolato con un nuovo sistema che prevede che alcune informazioni già disponibili negli archivi dell’INPS e dell’Agenzia delle Entrate siano acquisite dal sistema informativo dell’ISEE e non vengano richieste al cittadino.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate effettuerà dei controlli automatici rilevando eventuali omissioni e difformità tra quanto dichiarato dal cittadino nella cosiddetta DSU (Dichiarazione sostitutiva unica) e gli elementi in possesso dell’anagrafe tributaria.
A partire dal 1° gennaio, quindi, la richiesta di prestazioni agevolate potrà essere fatta solo dopo aver ottenuto il nuovo ISEE che l’INPS, fatte le necessarie verifiche e acquisiti i dati dalle altre amministrazioni, rilascerà di norma entro 10 giorni dalla presentazione della DSU - dichiarazione sostitutiva unica. Gli ISEE rilasciati in base alla vecchia normativa non saranno più validi.
Per informazioni ulteriori, è possibile rivolgersi ai centri di assistenza fiscale (CAF) abilitati al rilascio dell’ISEE.