Sabato 8 febbraio, in una sala consiliare affollatissima di autorità, rappresentanti di associazioni, operatori del settore sociosanitario, amici e parenti del premiato, è stato consegnato al dr. Giacomo Vespasiani il premio Truentum 2019, la massima onorificenza cittadina.
La cerimonia è stata particolarmente articolata, sia per la presenza della Corale polifonica "Giovanni Tebaldini", che ha eseguito tre brani prima del tradizionale fuori programma di "Nuttate de luna", sia per la lettura, da parte di due tra le più belle voci della tradizione teatrale locale, quelle di Anna Lunerti e Giancarlo Brandimarti, di alcune poesie di Giovanni Vaspasiani, valente letterato e prolifico autore di liriche in vernacolo apprezzate ben al di fuori dei confini comunali, nonno del premiato.
Interessante è stata la "lectio magistralis" tenuta dal dr. Vespasiani sui rischi insiti nella esponenziale diffusione del diabete, la malattia a cui ha dedicato la sua vita di studio e di lavoro.
Giacomo Vespasiani, specializzato in medicina Interna e in Diabetologia, ha fondato nel 1982 il centro di diabetologia di San Benedetto del Tronto, tra i primi in Regione, e dal 1999 al 2015 ne è stato primario. Ha contribuito alla stesura di tutte le leggi regionali sulla diabetologia nelle Marche, e nell’ultima delibera del 2014 il centro di San Benedetto è stato nominato, ed oggi effettivamente è, il Centro Responsabile del Dipartimento Regionale diabetologico della ASUR Marche. Conta 135 pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali, ha insegnato nelle università di Perugia e Ancona e tutta la sua vita è stata dedicata, oltre che alla clinica, alla traduzione informatica delle necessità di cura del diabete.
Ad illustrare la figura del premiato è stato il dr. Paolo Di Bartolo, primario di Diabetologia dell’ospedale di Ravenna e presidente nazionale dell’associazione medici diabetologi, che non ha esitato a definire Vespasiani un punto di riferimento essenziale per l'intera categoria.
Questa la motivazione con cui il dr. Vespasiani è stato insignito della medaglia d'oro del Premio Truentum: "Per la dedizione, la competenza e la passione con cui ha fondato e poi retto per anni il reparto di Diabetologia dell’Ospedale cittadino. Per la reputazione e il ruolo d’avanguardia che egli ha saputo conquistarsi nella comunità scientifica a livello nazionale, soprattutto nell’introduzione della digitalizzazione nei processi di cura. Per i nuovi e prestigiosi incarichi di studio e supporto alle istituzioni sanitarie nazionali, in particolare nell’ambito della telemedicina,ottenuti grazie alla stima di cui universalmente gode. La Città è orgogliosa di annoverarlo tra i suoi figli illustri."