Suggestiva cerimonia, questa mattina, venerdì 3 febbraio, nella sala consiliare del Municipio per la festività di San Biagio, protettore dei funai.
Alla presenza degli alunni delle classi 4^ e 5^ C della scuola "Bice Piacentini", di numerosi ex funai, retare e canapini, delle autorità militari cittadine, la mattinata si è sviluppata attraverso racconti scaturiti dalla viva voce dei protagonisti di quel tempo (come Francesco Vagnoni, figlio di canapini e giovane addetto a "girare la ruota"), da filmati e fotografie d'epoca (curati da Franco Tozzi del Circolo dei Sambenedettesi e commentati dallo storico Gabriele Cavezzi), poesie (recitate da Giovanni Quondamatteo). In questo modo l'Amministrazione comunale, nel quadro della sua azione volta a tener viva la memoria della cultura più antica della città, ha cercato di ricostruire la vita dei maestri della canapa che realizzavano spaghi e corde indispensabili per i mestieri legati alla vita del mare.
"Vorremo continuare a mantenere viva la tradizione che celebra gli antichi mestieri del mare - ha affermato il sindaco Giovanni Gaspari - soprattutto per l'impulso che il duro lavoro dei nostri padri, madri, nonne e nonni ha dato per la crescita dell'economia della città".
Quest'anno sono stati "premiati" con un attestato e una medaglia i funai Giuliano Zazzetta, Luigi Colletta e Giovanni Gaetani che, fin dalla prima infanzia, hanno praticato questo antico lavoro strettamente connesso con la vita della marineria prima, prima "girando la ruota" e successivamente, filando la canapa.
Al termine della cerimonia due ex funai Domenico Nico e Giuliano Zazzetta (autori tra l'altro di una pregevole "scultura di corda", un'enorme palma intrecciata a mano che ha campeggiato in sala consiliare per tutta la durata della celebrazione) hanno voluto regalare agli alunni delle scuole un portachiavi di corda realizzati a mano.