Del sottopassaggio che elimini le code che si formano al passaggio a livello della linea ferroviaria per Ascoli Piceno si parla da decenni, ma la svolta si ebbe nel 2008, quando la Regione, dei complessivi 246 milioni di fondi FAS – Fondi per le Aree Sottoutilizzate assegnati dallo Stato alle Marche, ne destinò 75 alle allora quattro Province per interventi infrastrutturali da esse proposte con piani di fattibilità certi. Dei circa 27 milioni assegnati all’allora provincia di Ascoli (che comprendeva anche il fermano), la Giunta chiese di destinarne circa 10 all’elettrificazione della tratta ferroviaria Ascoli - Porto d’Ascoli, oggi completata, e 3,9 milioni alla soppressione del passaggio a livello di via Pasubio con un cofinanziamento di RFI di 671.000 euro. Entrambe le proposte, rientranti nel più ampio progetto di realizzazione di una metropolitana di superficie tra la costa picena e Ascoli Piceno per promuovere una mobilità alternativa in una delle zone a più alta incidenza di traffico privato d’Italia, furono accolte dalla Regione che reputò quel sottopasso un’opera strategica per la viabilità marchigiana.
Nel 2009 Comune, Regione Marche ed Rete Ferroviaria Italiana (la società delle Ferrovie dello Stato che gestisce le infrastrutture del gruppo) firmarono un accordo per stabilire i tempi di realizzazione dell’opera. Partì dunque il complesso lavoro di progettazione, comprendente, tra le altre cose, gli interventi per lo spostamento del passaggio a livello lungo un by pass stradale da realizzare appositamente e l’esproprio dei terreni. Dopo l’approvazione del progetto esecutivo, avvenuta il 16 maggio 2011, si verificarono dei tagli nei trasferimenti statali alla Regione Marche e, conseguentemente, la dotazione di fondi Fas fu decurtata del 10%.
Perciò il 3 novembre 2011 fu stato siglato un nuovo accordo di programma tra Comune, Regione e RFI in base al quale il Comune di San Benedetto del Tronto, che in un primo momento non aveva oneri, avrebbe partecipato con una quota pari a 377.000 euro.
Ad ottobre 2013 la gara d’appalto fu aggiudicata all’Associazione Temporanea di Imprese (A.T.I.) formata da tre imprese del Piceno (Gaspari Gabriele Srl di Ascoli, Movi.T.E.R. Snc e Giobbi Srl, entrambe di Monsampolo del Tronto) che offrirono un ribasso del 12,517% sull’'importo a base d’asta di 2.777.768,59 euro più IVA. Il 14 gennaio 2014 fu firmato il relativo contratto. Dal momento della consegna definitiva del cantiere (avvenuta nel giugno 2014) il raggruppamento aggiudicatario aveva tempo un anno per ultimare i lavori.