Sono stati completati in maniera più rapida del previsto i lavori per sopraelevare nove scogliere in corrispondenza del tratto nord della spiaggia sambenedettese. L'intervento era partito ad inizio maggio, a cura della ditta Imeco srl di Napoli, e si prevedeva di interromperlo a fine giugno per poi completarlo dopo l'estate. Le operazioni termineranno invece a inizio luglio, con un piccolo "sforamento" rispetto alla fine del mese precedente (termine concordato tra Comune, Regione, Capitaneria e concessionari di spiaggia), così da avere il vantaggio di una protezione della linea di costa già pienamente efficace al termine dell'estate. L'autorizzazione a completare i lavori è stata richiesta alla Capitaneria. Mentre proprio stamattina, mercoledì, si è registrato un guasto meccanico ad uno dei due pontoni, impegnati a pieno regime nelle ultime settimane.
A questo punto, durante il mese di ottobre si procederà soltanto al ripascimento della spiaggia nei punti più erosi dalle precedenti mareggiate, con sabbia prelevata a nord dell'imboccatura del porto, previe analisi di compatibilità. Sugli scogli già sistemati si tornerà ad intervenire, eventualmente, solo per normali operazioni di rifinitura.
Tutta questa operazione è costata più di un milione e 200 mila euro a carico della Regione Marche, competente in materia di difesa della costa, che ha anche appaltato i lavori. L'importo indicato è comprensivo di un contributo del Comune di San Benedetto, di circa 150 mila euro. Solo negli ultimi anni, la spesa per la difesa della spiaggia è stata superiore ai 3 milioni e mezzo di euro, e il contributo complessivo del Comune è stato pari al 20% del totale.
L'arenile viene sempre curato in maniera molto attenta in vista dell'estate e della stagione turistica, e quest'anno ancor più che in passato. Sempre nel mese di maggio, infatti, la Picenambiente ha effettuato per una settimana, lavorando di notte, un ripascimento straordinario nei tratti di litorale più erosi. Nelle settimane precedenti la stessa Picenambiente aveva pulito la spiaggia mediante un nuovo macchinario, già usato in altre zone d'Italia, che filtra la sabbia e la separa dai vari materiali (vetro, legno, plastica, ecc), avviati poi al recupero. Questa nuova procedura, oltre ai vantaggi ambientali, permette inoltre di risparmiare il costoso conferimento di tutto il materiale "sporco" in discarica, come avveniva in passato.