Il 3 febbraio, giorno di San Biagio, patrono della categoria, si rinnoverà il ricordo di coloro che hanno svolto gli antichi mestieri di funaio, canapino e retara, perni delle attività connesse alla civiltà marinara sambenedettese.
“Le restrizioni imposte dalla pandemia – spiega l’assessore alla cultura Annalisa Ruggieri – non ci permetteranno di ripetere le bellissime esperienze degli anni passati, ad iniziare dalle visite guidate per gli studenti lungo il "sentiero dei funai" della ditta Perotti cavi che, dal 2017 al 2020, hanno permesso a circa 1000 tra bambini delle primarie e studenti delle secondarie, di vedere dal vivo attrezzature e modalità di svolgimento di questi duri mestieri”.
“Abbiamo però individuato una modalità alternativa per celebrare la ricorrenza – prosegue Ruggieri - grazie al contributo dei registri Giacomo Cagnetti e Rovero Impiglia, che hanno già lavorato per altre iniziative rievocative come l’anniversario della tragedia del Rodi. Nell'ambito del progetto europeo “Arca Adriatica”, Cagnetti e Impiglia hanno infatti realizzato un documentario che vuole rendere omaggio al duro lavoro dei funai, dei canapini e delle retare raccontandone le caratteristiche con immagini e narrazioni suggestive.
Il filmato, dal titolo “Vòta cì: il sentiero dei funai”, è visibile anche sulle piattaforme social (canale YouTube, Instagram e Facebook) del Museo del Mare.
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