Sono iniziati i lavori di restauro della Torre sul Porto, lo storico edificio del 1543 che si trova all'interno dell'area protetta della Riserva Naturale Sentina. La ditta Rinaldi di Ascoli, vincitrice dell'appalto, ha avviato da alcune settimane l'opera di ristrutturazione che consisterà essenzialmente nel restauro conservativo delle parti esterne, nella messa in sicurezza del tetto e nella rimozione delle superfetazioni aggregate nell'ultimo secolo al corpo storico dell'edificio.
Il costo dell'intervento di recupero della "casa di Ulivo", come viene chiamata in maniera informale dalla popolazione residente alla Sentina riferendosi al vecchio proprietario, è pari a 200.000 € di cui il 28,40% a carico di Riserva Naturale Sentina e Comune e il resto proveniente da fondi comunitari (Fondi FESR).
Ad oggi sono state rimosse tutte le superfetazioni presenti sul lato nord ed est, quelle aggiunte nel corso dell'ultimo secolo mascherando di fatto la bellezza dell'edificio. Le fasi successive di intervento prevedono l'attività di restauro e consolidamento delle pareti esterne, per poi provvedere alla sistemazione dalla stessa area. Successivamente si passerà alla messa in sicurezza del tetto e del terrazzo che si affaccia a sud e sarà conservato e trasformato in un punto privilegiato di osservazione del paesaggio e dell'avifauna, anche in vista dell'inizio imminente dei lavori di ripristino della zona umida. Presumibilmente l'attività di restauro terminerà entro la primavera del 2011.
Proprio in corrispondenza del terrazzo, alcuni giorni fa è stato individuato un alveare di grandi dimensioni. Per rimuoverlo è stato chiesto l'intervento degli esperti del Consorzio Apistico i quali sono rimasti particolarmente sorpresi dallo stato di salute delle api stesse. In effetti oggi molti alveari risultano contaminati da un particolare parassita (si tratta di un acaro, la Varroa destructor) che, insieme all'utilizzo delle sostanze chimiche in agricoltura, è annoverato tra le possibili cause dell'indebolimento del sistema immunitario. Nelle api dell'alveare rinvenuto sulla Torre sul Porto, tale parassita era invece assente.