"Sapori e saperi del Mandracchio" presentati a Venezia

In occasione del 21° forum del patrimonio marittimo del Mediterraneo dedicato a “Musei e paesaggi culturali del mare”, tenutosi dal 6 all’8 maggio all’Arsenale di Venezia per iniziativa dei Musei marittimi del Mediterraneo, il Comune di San Benedetto del Tronto ha presentato l’offerta culturale cittadina dinanzi ai referenti dei 44 musei associati in rappresentanza di 13 Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

 

Giuseppe Merlini, responsabile dell’archivio storico comunale e del Museo del Mare, accompagnato dalla dirigente del settore cultura, sport, turismo e giovani Renata Brancadori, è intervenuto con un contributo dal titolo “Lo spazio della memoria urbana: sapori e saperi del Mandracchio”.

 

“Per meglio comprendere la storia della civiltà marinara e di una città come San Benedetto del Tronto – ha spiegato Merlini - non sono sufficienti i reperti musealizzati, i pannelli didascalici e le storie narrate all’interno del delimitato spazio fisico del museo. Per questo il Museo del Mare ha già attivato, da diversi anni, una serie di passeggiate urbane non solo per far conoscere la trasformazione degli spazi e la metamorfosi dei luoghi ma anche per restituire e trasmettere significati e valori.

 

La memoria di una città di mare come San Benedetto del Tronto – ha proseguito Merlini - è restituita anche e soprattutto con i sapori e i saperi del Mandracchio, il reticolato urbano della prima zona di espansione della Marina, dove sono ancora visibili le cosiddette case basse o le case cielo - terra in un microcosmo marinaro dove lo spazio urbano è respiro e orizzonte sociale, perché le strutture abitative rispecchiano le caratteristiche socio-antropiche di un determinato ambiente in una data epoca, raccontando la storia degli uomini e dei luoghi come fossero pagine scritte”.

 

“Il Museo del Mare di San Benedetto del Tronto – ha concluso l’archivista comunale - nell’organizzare una serie di tour per i turisti in estate e per le scolaresche durante il periodo scolastico, offre anche la possibilità di assistere a vere e proprie rappresentazioni legate al ciclo della corda (il “percorso dei funai”), alle retare - con il tipico costume di un tempo che fu - intente fuori l’uscio di casa a confezionare le reti necessarie per l’attività peschereccia”.

 
 
San Benedetto del Tronto, 08-05-2015
 
A cura dell'Ufficio Stampa