L' arte pittorica di Francesco Ferri torna alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto da sabato 30 maggio, con inaugurazione alle ore 17.30, con una accattivante selezione della produzione più recente. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 10 giugno, tutti i giorni escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Le nuove opere che saranno esposte confermano la prolifica irrequietezza artistica di Francesco Ferri, sempre alla ricerca di nuove strade da percorrere, sul piano delle forme linguistiche e sul piano delle tecniche e della scelta dei materiali. Le due serie di soggetti che saranno protagoniste della mostra, i fondi marini e i paesaggi urbani fantastici, sono quelle scelte da Ferri come preferite ormai da qualche anno. Ma, e qui sta la grande freschezza artistica dell'autore, mostrano una straordinaria capacità di variazione e di innovazione, con soluzioni tecniche ed interpretative sempre nuove, diverse, stimolanti.
In entrambe le due serie continuano a manifestarsi con risultati felici quelle che sono le caratteristiche fondamentali dello stile di Francesco Ferri: da un lato l'incessante sperimentazione degli accostamenti di colore - con dominante blu per i fondi marini e dominante rosso-gialla per i paesaggi; dall'altro quel suo produttivo lavorare sul confine tra figurativo ed astratto che lo porta ad esplorare territori fantastici, densi di rimandi simbolici a volte ambigui ed inquietanti. La trasfigurazione dei paesaggi urbani, in particolare, acquista toni drammatici che invitano lo spettatore a partecipare emotivamente ed intellettualmente alla costruzione del senso dell'opera evocando nella sua prospettiva deformante il punto di vista di grandi autori della pittura contemporanea come Munch e Bacon.
Diverso potrebbe risultare il discorso per quanto riguarda i fondi marini e gli altri soggetti naturali trasfigurati negli anni precedenti, ma anche qui, nonostante l'assenza dell'impronta artificiale dell'uomo, siamo di fronte a caleidoscopiche deformazioni e giochi di specchi e di rimandi che non possono semplicemente richiamare un'astratta e rassicurante natura incontaminata. La natura di Francesco Ferri è dinamicamente neutra e proprio per questo ambigua nel suo rapporto con gli esseri umani, madre e matrigna al tempo stesso, suadente e minacciosa, ora calma ora inquieta. Si manifesta nell'autore la volontà di valorizzare oggetti semplici, naturali, utilizzandoli per inventare, improvvisare, reinterpretare attraverso le potenzialità del colore nuove prospettive di senso. Le nuove opere di Francesco Ferri attendono l'incontro produttivo con il pubblico per sabato pomeriggio, 30 maggio dalle 17.30 in poi presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto.
L'autore. Francesco Ferri è nato a San Benedetto del Tronto dove vive e lavora. Sin da ragazzo segue con grande interesse il mondo dell'arte e dal padre Enrico, valente e stimato pittore, riceve preziosi insegnamenti. A partire dagli anni '60, dopo un periodo di intensa e approfondita ricerca, orientata allo sviluppo di nuove soluzioni espressive e originali tecniche cromatiche, comincia a partecipare a numerose esposizioni in Italia e all'estero ottenendo importanti riconoscimenti da parte della critica, tra cui quello del professor Mario Rivosecchi - già direttore dell'Accademia di Belle Arti di Roma - che scriveva così della sulla sua pittura: "Con affascinante schiettezza la pittura di Francesco Ferri risolve, nella sua sintesi lirica, la varietà dell'essere della natura in un possesso visivo che ne conquista l'essenza e la ricerca senza perdersi mai nella misura descrittiva" .
Nel 1979 allestisce la prima mostra personale presso la Galleria 14 di Firenze e nello stesso anno viene inserito nel catalogo Bolaffi Arte. Francesco Ferri è stato docente di ruolo nella Scuola Media Statale e membro dell'International Association of Art - Unesco - Parigi e da diversi anni è associato agli Amici della Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna. Alcune sue opere sono esposte in permanenza presso la Galleria Davanzati di Susan Loeb a Firenze e presso la Galleria L'Affiche - Arte Contemporanea a Milano.