Proseguono in questi giorni i controlli sui rumori generati dai locali pubblici (su segnalazione di privati cittadini), e sui campi elettromagnetici generati dalle stazioni di telefonia cellulare, nell'ambito delle due convenzioni sottoscritte recentemente tra Comune di San Benedetto e ARPAM. I controlli vengono effettuati congiuntamente dalla Polizia municipale (servizio Tutela ambientale ed urbanistica) e dalla stessa Agenzia regionale, dipartimento di Ascoli, servizio "Radiazioni".
Giovedì 30 aprile sono stati controllati i campi elettromagnetici registrati presso la scuola Curzi di via Golgi (per la presenza di impianti in via Luciani), e oggi, giovedì 7 maggio, quelli presenti nella scuola "Zona nord" di via Ferri, per l'impianto che si trova nei pressi della caserma dei Vigili del fuoco. In entrambi i casi le radiazioni sono risultate al di sotto del limite di legge, che è di 6 volt per metro.
Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane si continuerà a monitorare tutte le antenne per telefonica cellulare presenti sul territorio comunale e l'elettrodotto di via Bianchi, con particolare riguardo ai campi elettromagnetici rilevati presso scuole e "siti sensibili" (parchi pubblici, ospedali, il Comune stesso, ecc). Questo lavoro è propedeutico al "Piano delle antenne", che disciplina la localizzazione degli impianti: soprattutto quelli che si volessero eventualmente installare in futuro. Per il Piano il Comune ha già stanziato 40 mila euro, e il documento verrà perfezionato in collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno, che collaborerà nella fase preliminare. Al momento, peraltro, non esistono risultati scientifici univoci sugli effetti di una eccessiva esposizione alle radiazioni elettromagnetiche.
Sul versante dei rumori, l'attività di controllo viene portata avanti su segnalazione dei cittadini residenti. In particolare, queste segnalazioni sono lamentele relative a locali che fanno intrattenimento, ubicati spesso in fabbricati che ospitano appartamenti ai piani superiori. Chi supera i limiti consentiti incorre in una multa di 516 euro, più le sanzioni accessorie, come la chiusura del locale, o l'eventuale riduzione di orario d'apertura, e infine, nei casi più gravi, il deferimento all'autorità giudiziaria per violazione dell'art. 659 del Codice Penale ("Disturbo al riposo e alla quiete delle persone").
Le rilevazioni vengono effettuate dagli agenti della Polizia municipale in orario notturno, registrando il livello di rumorosità negli appartamenti di chi fa la segnalazione e prende accordi per questi controlli (tra l'assenza di musica dai locali e presenza di musica, la differenza registrata non può superare i 3 decibel).
I controlli sui rumori vengono portati avanti da più di dieci anni. Innumerevoli le multe elevate ai locali, sia d'estate che d'inverno, sia nel centro abitato che sul lungomare o in altri punti della città. I cittadini che lamentano disturbi acustici possono richiedere un sopralluogo tecnico presentando un esposto scritto indirizzato alla Polizia municipale, servizio Tutela ambientale ed urbanistica (responsabile tenente Giuseppe Brutti), piazza Battisti 1, o consegnando l'esposto al protocollo del Comune (pian terreno, viale De Gasperi 124). Info: 0735.794217.