Il progetto, lo ricordiamo, prevede la messa in sicurezza del tratto extraurbano del torrente tramite la realizzazione di una serie di casse di laminazione delle piene (cioè opere idrauliche costruite in prossimità del corso d'acqua che hanno lo scopo di ridurne le portate di piena) insieme ad altri interventi di ripristino delle sezioni di deflusso.
Dalla riunione sono arrivati i pareri favorevoli dell'Autorità di Bacino Regionale (che ha concordato sull'estensione delle aree a rischio di esondazione previste dal progetto definitivo da inserire poi nei piani urbanistici dei singoli Comuni) e del Consorzio di bonifica.
Il Comitato ha deciso di tornare a riunirsi dopo che i Consigli comunali dei quattro Comuni interessati ratificheranno l'accordo (cosa che avverrà entro 30 giorni dalla scadenza del 6 agosto) e quindi, a progetto esecutivo approvato, per pronunciarsi sulla dichiarazione di pubblica utilità dell'opera. Il tutto dovrebbe avvenire entro la fine di settembre/inizi di ottobre. A quel punto si potrà redigere il progetto esecutivo e quindi dare via all'appalto che è probabile che arrivi entro la fine dell'anno.