Problema abitativo a San Benedetto: adottato il Progetto Casa Comunale

Importanti risposte al problema abitativo a San Benedetto. La svolta dovrebbe arrivare grazie al Progetto Casa Comunale approvato "in prima lettura" mercoledì 30 marzo dal Consiglio comunale, ultima seduta dell'attuale mandato amministrativo. Il documento dovrà tornare in aula dopo le elezioni, onde consentire ai privati la riqualificazione di edifici fatiscenti, con cambio di destinazione urbanistica   e cessione di parte degli spazi al Comune, per affitti calmierati o assegnazione di case popolari.

 

Precisamente, dopo il bando emesso nel marzo 2009, sono dieci i progetti presentati dai privati e avviati a realizzazione. In cambio di variante urbanistica da "artigianale" a "residenziale", il Comune chiedeva alloggi in proprietà pari al 15% della "superficie utile lorda" realizzata, o il 30% di tale superficie per affitti convenzionati per 20 anni, oltre agli standard urbanistici attrezzati e ceduti dal privato. In totale, oltre 7.500 metri cubi in proprietà, oltre mille metri cubi in affitto calmierato, l'attuazione degli standard urbanistici e la loro cessione al Comune, ovvero 15 mila metri quadrati tra verde, parcheggi ed attrezzature comuni di quartiere. La delibera è stata approvata con 19 voti a favore, 4 contrari, un astenuto.

 

Nel suo intervento su questo punto il sindaco ha ricordato qualche "diversità di veduta" con la Provincia di Ascoli Piceno sulla fattibilità di questi progetti, con obiezioni su validità   di leggi regionali che secondo il sindaco stesso sono state   applicate ovunque nel resto delle Marche. È stato inoltre ricordato che questo progetto è stato menzionato a Venezia durante un convegno promosso nei mesi scorsi dall'Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) per la sua valenza di recupero urbano. Il sindaco ha inoltre respinto obiezioni sollevate dai consiglieri De Vecchis e Primavera sulla "non sostenibilità" dei nuovi abitanti previsti dal piano: «abbiamo ottenuto il via libera alla "Valutazione Ambientale Strategica"» ha detto Gaspari, «e questo chiude la discussione sulla "sostenibilità"».

 

Gli immobili da riqualificare si trovano in viale dello Sport nei pressi della caserma dei Carabinieri, in via Toscana, corso Mazzini, via Esino, via Vittorio Veneto, via Aleardi, via Colle della Maddalena, via del Cacciatore.

 

Il Consiglio comunale ha inoltre approvato il Piano di gestione della Riserva naturale della Sentina, un documento sul quale si è dovuto lavorare per anni, che stabilisce cosa si possa fare sugli edifici presenti in quell'area, il divieto di agricoltura intensiva (è consentita solo quella biologica), la previsione di un centro di ippoterapia (di solito a beneficio di soggetti disabili), la ripresa di quanto stabilito dalla Regione Marche nella delibera istitutiva della Riserva, in particolare la suddivisione dell'intera area in tre zone di tutela: integrale, di protezione, di sviluppo.

 

Il Consiglio comunale ha approvato il rendiconto e la destinazione dell'avanzo del bilancio 2010, dopo una relazione all'assemblea da parte del vicesindaco Antimo Di Francesco, sulla quale è intervenuto, contestando, il consigliere De Vecchis, a proposito di investimenti, spesa corrente, imposte e tasse. La maggioranza consiliare ha ribadito che non sempre l'incremento della spesa corrente, relativo alla introduzione di servizi aggiuntivi, indica spreco o inefficienza.

 

In generale sono stati approvati tutti i punti all'ordine del giorno, dopo sei ore di discussione. In apertura di seduta, intorno alle 19,45, la presidente del Consiglio ha letto un discorso di saluto per l'ultima assemblea e distribuito un piccolo omaggio a tutti i consiglieri e ai membri della giunta. Il sindaco Gaspari, da parte sua, ha ventilato l'ipotesi di una nuova riunione del Consiglio prima delle elezioni, onde accelerare l'avvio dei lavori da parte della CIIP spa nel quartiere Ragnola, per risolvere il problema degli allagamenti in quel quartiere.