Prima pietra per la "casa del rugby"

Il quartiere Agraria si arricchisce di un nuovo impianto sportivo. Dopo il centro polivalente "Sabatino d'Angelo" che comprende la tensostruttura per la ginnastica ritmica, campi da calcio e una palestra, la pista di pattinaggio su strada di valenza mondiale, oggi pomeriggio si è svolta la cerimonia della posa della prima pietra dell'impianto per la pratica del rugby.

 

Alla presenza del presidente della Provincia Piero Celani, del presidente della Federazione Italiana Rugby Alfredo Gavazzi, di quello regionale Maurizio Longhi, del presidente del CONI regionale Fabio Sturani, il sindaco Giovanni Gaspari ha dato il benvenuto ai tanti appassionati del rugby e ai loro amici e parenti che non hanno voluto mancare a questo momento storico per chi ama la palla ovale. "Ho vissuto personalmente i primi passi del movimento del rugby a San Benedetto nel 1973, non c'erano impianti e ci si organizzava al meglio ma con tanta passione. Sono passati 40 anni ed oggi anche nella nostra città, come nel resto d'Italia, il rugby è uno sport in grande espansione, non solo per la passione per chi guida questo sport, a cominciare da Pierluigi Camiscioni, ma per i valori che il rugby esprime. Oggi inizia un cammino entusiasmante, il Comune ha investito molto su quest'impianto, l'Unione Rugby farà la sua parte, manca ancora qualcosa per disporre di tutte le risorse necessarie ma sono sicuro che, strada facendo, ogni cosa andrà al suo posto".

 

Il presidente FIR Gavazzi ha voluto presenziare a questa cerimonia per testimoniare l'attenzione che la Federazione nazionale dedica all'esperimento di intesa tra pubblico e privato sportivo che si sta realizzando a San Benedetto: "Se queste opere nascono per il rugby il merito è dello spirito di intrapresa e di coraggio che solo il rugby sa esprimere - ha detto - non è un caso che il nostro sport, a differenza di altri che vivono un momento di sofferenza, è in crescita per numero di praticanti e di spettatori". Un concetto ribadito dal presidente del CONI Marche Sturani per il quale " quando si partecipa a cerimonie di questo genere si ritrova fiducia nel domani perché, nonostante le gravi difficoltà economiche generali, si riesce ancora a dedicare risorse per la pratica sportiva. Questi sono investimenti produttivi perché fatti per i nostri ragazzi, cioè per il nostro futuro. Naturalmente ora attendiamo l'invito per l'inaugurazione dell'impianto" ha concluso.

 

Prima della cerimonia di simbolica collocazione della prima pietra (una targa in marmo benedetta dal parroco della SS. Annunziata don Gianni Croci sulla quale tanti presenti, come gesto beneaugurale, hanno voluto gettare una monetina), l'ex nazionale Pierluigi Camiscioni, particolarmente emozionato come l'altro ex azzurro Giambattista Croci, ha regalato al sindaco Gaspari la sua cravatta della nazionale di rugby.

 

L'impianto che sorgerà in zona Agraria, in un'area comunale delimitata ad est dagli edifici della zona SS. Annunziata e ad ovest dal tracciato autostradale, comprenderà il terreno da gioco in erba naturale omologato per disputare le partite della serie A, un campo di allenamento in terra battuta con illuminazione, spogliatoi, recinzione e servizi.


Il costo complessivo della struttura è di 470 mila euro di cui 300 mila finanziati dal Comune e i restanti 170 mila sostenuti da una Associazione temporanea di imprese (ATI) che si occupa di progettazione, realizzazione e manutenzione di parchi, giardini, anche pensili, verde verticale e strutture sportive composta dall'Associazione sportiva dilettantistica Unione Rugby San Benedetto, che si è aggiudicata la gara, Ecoservice e Arteverde.

 

Il progetto è stato varato dal Consiglio Comunale in via preliminare nel 2009, dalla Giunta in via definitiva nel 2010 e successivamente inserito nel programma integrato denominato "PIPERRU - SS. Annunziata" inerente il completamento del piano per l'edilizia economico popolare (PEEP) che comprende anche la realizzazione di 10 alloggi di edilizia sociale per giovani coppie e nuclei monoreddito. A questo scopo, è stato necessario apportare una variante al Piano Regolatore Generale per rendere la  destinazione dell'area compatibile con la presenza di un impianto sportivo.

 

Nel 2012 sono già stati eseguiti i lavori di propedeutici come la sistemazione, il livellamento e sondaggi del terreno di posa.