I testi che accompagnano il disco, fanno capire la qualità del lavoro. Il primo appartiene a Jorge Amado: "Accadde a Bahia, dove avviene ogni mistura". Il secondo è firmato dall'autrice: "Dedicato a chi non vuole sentirsi straniero in nessuna terra, in questa Terra che è di tutti. A chi sa di avere in sé tutti i colori del mondo, quelli di ieri, di oggi e di domani". Ed è proprio la grande letteratura latinoamericana a fornire l'ispirazione di fondo al progetto musicale di Tiziana De Angelis.
La prima traccia del disco è "Terra": un'immersione nel passato e nel presente contemporaneamente, attraverso musiche, letterature, danze, storie e vissuti di una terra e di un popolo. Uno straordinario percorso attraverso luoghi e persone, fantasmi e chimere. Una "mistura" di pensieri e sentimenti dove si ritrovano tutte le pulsioni e gli aneliti degli uomini che sentono il calore della vita. Un universo, quindi, o forse sarebbe meglio dire un sud dell'universo dove, per dirla con Fernando Solanas, tendere a tornare "perché la vita e il desiderio siano possibili". Un sud universale dell'anima, più che geografico, se è vero che il disco vede anche l'interpretazione di una bellissima canzone ("Mediterraneo") dello spagnolo Joan Manuel Serrat, uno che non ha mai negato di sentirsi sempre e comunque spiritualmente vicino a tutti coloro che, da sradicati, si muovono sulla Terra senza un'assicurazione sulle spalle.
Disco di rara intensità combinata a leggerezza quello di Tiziana De Angelis, che vede la collaborazione di grandi artisti quali Roberto Taufic, Ninad Massimo Carrano, Mauro De Federicis, Renzo Ruggieri e Gilson Silveira.