Da domenica 14 giugno la “sorbona”, lo speciale aspiratore utilizzato in attività subacquee per effettuare operazioni di scavo posizionato sul motopontone “Massimo”, è al lavoro per il dragaggio del porto di San Benedetto del Tronto.
La “sorbona” sminuzza il materiale, lo aspira e, attraverso delle tubature, lo sposta dall’interno del bacino portuale in un tratto di mare a nord del molo.
Nei primi tre giorni sono stati dragati circa 2.000 metri cubi di sabbia dei 23.000 che dovranno essere spostati per restituire al canale di accesso una profondità di 3,80 metri.
Salvo complicazione marine o tempo cattivo, il lavoro terminerà, come indicato nell’ordinanza firmata dal comandante della Capitaneria di Porto Sergio Lo Presti, entro il 26 giugno.
Ricordiamo che le attività di escavo del fondale dello specchio acqueo sono curate, per conto del Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche, dalla ditta Pasqual Zemiro srl di Malcontenta di Mira (VE).