La proposta, presentata nell'ambito del programma europeo "Life+ Natura e Biodiversità" per l'anno 2009, prevede il recupero della zona umida retrodunale attraverso la realizzazione di specchi d'acqua dolce e salmastra che saranno caratterizzati da diverse condizioni ecologiche oggetto di uno specifico approfondimento da parte degli esperti.
A questo intervento si affiancheranno misure per il consolidamento del cordone delle dune attraverso tecniche d'ingegneria naturalistica e strutture per la fruizione compatibile dell'area che ne costituiranno il naturale corredo (sentieri didattici, percorsi su passerelle in legno, capanni per il birdwatching, bacheche divulgative).
Oltre a questo, sono previste innovative attività di educazione ambientale rivolte a bambini e adulti, l'impiego e la divulgazione di buone pratiche di gestione, attività di ricerca scientifica e monitoraggi, la reintroduzione di specie vegetali e animali tra cui la "tartaruga palustre italiana".
Per la durata del progetto saranno inoltre organizzati meeting e convegni cui parteciperanno esperti internazionali nei vari settori tematici connessi alle zone umide.
Il Comune di San Benedetto del Tronto e la Riserva Sentina cureranno anche la predisposizione di pacchetti eco-turistici con lo scopo di differenziare l'offerta della Riviera delle Palme.
In sostanza la realizzazione dell'idea, supportata da fondate basi scientifiche e frutto di un lavoro di raccordo e di dialogo tra i diversi partner coinvolti, produrrà enormi benefici sia dal punto di vista ambientale, con il ripristino di ecosistemi ormai persi, sia sotto il profilo economico, con notevoli vantaggi per l'economia turistica del comprensorio.
L'attuazione del progetto richiederà 30 mesi a partire dal prossimo il 15 settembre: al termine, la zona della Riserva Sentina risulterà profondamente cambiata rispetto alla situazione attuale, con la rinaturalizzazione della zona umida retrodunale, un tempo presente in Sentina e poi scomparsa a causa di devastanti interventi dell'uomo.