E’ stata formalizzata nella mattinata di oggi, mercoledì 15 luglio, la licenza di concessione demaniale con cui il Comune di San Benedetto del Tronto entra nella disponibilità della “Casa del Pescatore” di piazza Mons. Francesco Sciocchetti.
Si tratta di un immobile facente parte del demanio della marina mercantile di circa 600 metri quadrati tra parte del piano terra (dove è già ospitata la sede dell’associazione Pescatori Sambenedettesi) e primo piano. La concessione avrà durata fino al 2018.
“Arriva a conclusione un iter complesso – dichiara il sindaco Giovanni Gaspari - che ha visto il recupero a fini pubblici di un immobile nato dalla volontà dei pescatori sambenedettesi e che tornerà ad essere utilizzato per attività connesse alla vita del mare. Infatti, l’immobile sarà destinato a sede del Gruppo di Azione Costiera GAC Marche Sud che ha appunto la sua finalità quella di coordinare le azioni volte alla valorizzazione delle attività di pesca e alla tutela della risorsa ittica. Inoltre, rispondendo ad un’esigenza manifestata dalla scuola e fatta propria dall’Amministrazione provinciale che si è impegnata attraverso un protocollo d’intesa con il Comune per un intervento di riqualificazione del campo d’atletica utilizzato anche degli studenti degli istituti superiori cittadini, alcuni spazi saranno utilizzati dell’Istituto professionale alberghiero e delle attività di ristorazione che, come noto, svolge una funzione essenziale nella promozione del prodotto ittico locale attraverso l’esaltazione della preparazione gastronomica”.
La “Casa del Pescatore”, opera del geometra Cesare Grifi, la prima del dopoguerra di tutti i maggiori centri costieri della penisola, venne realizzata per iniziativa della Lega dei Pescatori grazie alla somma corrisposta dalla classe marinara sambenedettese senza speciali contributi governativi o altre forme di finanziamento. Fu inaugurata il 19 aprile 1949, dopo appena dieci mesi dalla richiesta di autorizzazione al Comune di San Benedetto del Tronto e appena sette dall’avvio dei lavori costati circa 20 milioni. Con la “Casa del Pescatore” i nostri marinai poterono così trovare conforto e riposo durante i brevi periodi di sosta lavorativa in un ampio e luminoso salone per le riunioni, in uno spaccio cooperativo e in una serie di servizi quali bagni, docce, barbieria, sale giochi, bar, biblioteca e sala di lettura, sala ritrovo, impianto telefonico.