Sono stati davvero i bambini i protagonisti della festa di intitolazione ad Armando Marchegiani (1902-1987, premio Truentum nel 1986) della scuola d'infanzia e primaria di via Peppino Impastato al Paese alto. Nella luminosa e calda mattinata di sabato 13 giugno, infatti, gli alunni hanno accolto le autorità, i genitori, i lavoratori stessi della scuola e i cittadini con canti, disegni, tantissima allegria, grazie naturalmente al lavoro preparatorio svolto dalle maestre del III° Circolo didattico, che hanno allestito questa cerimonia così vivace in onore di uno dei figli più illustri della città di San Benedetto.
Prima che venissero le scoperte le due targhe agli ingressi della scuola d'infanzia e di quella primaria, hanno portato il loro saluto la dirigente Stefania Marini, il sindaco Giovanni Gaspari e il vescovo Gervasio Gestori, che hanno ricordato la figura di Marchegiani, maestro per tanti studenti e per artisti oggi molto apprezzati, da Marcello Sgattoni ad Edoardo Vecchiola. La Marini ha parlato della crescita di questa scuola, inaugurata nel 2004, che ha raccolto in un unico punto tre scuole preesistenti (la Castello, la Borgo Trevisani e la scuola di via Bixio). Il vescovo ha invitato a contraddire con l'esempio l'assunto secondo cui la scuola sarebbe oggi in crisi.
Il sindaco ha sottolineato in particolare il grande affetto che circonda questa struttura del Paese alto, da parte di chi la frequenta come dal quartiere stesso, un affetto testimoniato per esempio in occasione delle recenti forti piogge, quando un lieve danno ha subito generato una mobilitazione generale, che ha fatto sì che gli alunni, al rientro a scuola il lunedì, non si accorgessero di quanto accaduto il sabato e la domenica.
Puntuali alle 10,30, nello spazio antistante la scuola, i bambini di tutte le classi, vestiti di bianco, hanno dato inizio alla cerimonia di benvenuto, cantando alcuni brani, poi la cerimonia di intitolazione vera e propria. Trasferimento all'interno della struttura, addobbato con disegni e pannelli, e qui l'esibizione con canti in vernacolo, letture animata di uno stralcio di "Lu pettore e lu freché" di Benedetta Trevisani e della poesia "La vòtera", da parte della classe 5ª A. Poi la cerimonia di consegna del quadro del maestro Marchegiani da parte dell'Amministrazione comunale. Infine l'esibizione della classe 5ª B, nella poesia "Ste segnore", un altro canto in vernacolo, la proiezione di un video realizzato dagli alunni delle classi quarte, l'estemporanea e collage delle classi prime, seconde e terze, infine l'apertura di una mostra dei lavori.