Pittore, poeta, indagatore dell'animo umano in ogni sua più recondita piega, grande scopritore, soprattutto con il rosso e con il blu, di angeli "amalassunte", l'artista di Monte Vidon Corrado è stato il primo in Italia a pensare europeo: per il suo impegno di intellettuale totale e per la profonda esperienza umana che ne ha contraddistinto tutte le attività.
Pur chiuso nel volontario isolamento del paese natale, del quale è stato sindaco per dieci anni, ha coltivato, fra letture e silenzi, la libertà dell'arte, viaggiando in alto sopra i contemporanei. "L'effimera gloria, o il successo finanziario, non sono ancora il mio scopo più vicino. L'arte per me resta un faticoso problema, ma soprattutto un grave e serio impegno morale di fronte a me stesso", scrive all'amico Checco e, in un'altra lettera: "Io so semplicemente che il mio solo dovere d'artista è di andare verso l'arte (anche a costo di morire di fame)".
Nella serata di venerdì, Emanuela Buttafoco ci condurrà in un viaggio intimo e universale attraverso la figura di un illustre marchigiano che ci ha lasciato un'opera veramente straordinaria.