In via di completamento il Museo della civiltà marinara

Proseguono a pieno ritmo i lavori per completare il Museo della Civiltà Marinara delle Marche. Manca meno di un mese alla chiusura del cantiere, mentre l'apertura della nuova sezione museale è prevista per fine anno.

 

Giovedì mattina c'è stato anche il sopralluogo di due funzionarie del Servizio Cultura della Regione Marche, giunte sul posto per verificare lo stato di avanzamento dei lavori. Il cospicuo intervento di allestimento, che costerà 250 mila euro, beneficia infatti di un finanziamento regionale di 100 mila euro, oltre ad un contributo di 85 mila euro della Fondazione Carisap.

 

Il nuovo museo, che andrà ad aggiungere un tassello significativo all'interno del costituendo polo museale dedicato al mare -che già include il Museo Ittico, il Museo delle Anfore, l'Antiquarium Truentinum in allestimento e la Pinacoteca del Mare a Palazzo Piacentini - sta prendendo vita in un ampio locale al primo piano dello stabile del Mercato Ittico, con vista sul porto peschereccio, in modo speculare al Museo Ittico: una sorta di cannocchiale visivo verso la realtà più vivace e simbolica della città.

 

Al sopralluogo erano presenti, oltre all'architetto Rosella Bellesi e alla d.ssa Marina Massa del servizio cultura regionale, l'assessore alla cultura Margherita Sorge, le architette incaricate della progettazione e direzione dei lavori Tiziana Maffei e Antonella Nonnis e i funzionari comunali dei Servizi per le Biblioteche e i Musei.

 

Per la cronaca, sono stati già ultimati l'impianto elettrico e quello di condizionamento, la posa in opera e l'intonacatura del cartongesso per pareti, contropareti e controsoffitti, rendendo così ben visibile l'articolata suddivisione degli ambienti del futuro percorso espositivo. Sono inoltre in fase di montaggio i corpi illuminanti e il sistema multimediale, dopodiché si potrà procedere con la pavimentazione e l'allestimento vero e proprio. Al di là dell'intervento strutturale, la fase più impegnativa di tutta l'operazione è stata senza dubbio l'individuazione dei contenuti museali, durata quasi tre anni e portata avanti grazie all'aiuto di un comitato scientifico coordinato dal prof. Gino Troli e composto dai maggiori esperti di storia locale.