In circa un’ora il Consiglio comunale del 19 marzo ha approvato tutti i punti all’ordine del giorno. In apertura è stato discusso il regolamento sul sistema di controllo delle società partecipate dal Comune di San Benedetto del Tronto. Ora il controllo sulle società di capitali di cui il Comune dispone della maggioranza dei voti o di voti sufficienti per esercitare un’influenza dominante è affidato ai revisori dei Conti mentre per le società in house, possedute interamente del Comune, il controllo è analogo a quello che il Comune svolge sull’attività dei propri uffici.
Marucci (Movimento 5 stelle) ha richiesto maggior controllo sul bilancio della CIIP, ad esempio con l’approfondimento del bilancio di previsione della partecipata, e della Multiservizi spa, per capire dove sono finiti i soldi dei parcheggi a pagamento che dovevano servire per riqualificare il lungomare. Capriotti (Pd) ha aggiunto che il Comune avrà un aumento di spesa del 20% scegliendo di far controllare le partecipate ai revisori dei conti. Il vice sindaco Fanini ha risposto a Marucci che “sono sempre state fatte commissioni per esaminare il bilancio CIIP, unica eccezione nel 2014, e votando questo regolamento il controllo sarà di certo maggiore”. Il regolamento è stato approvato con 13 sì e 9 astenuti.
Poi l’assessore Urbinati ha illustrato la proposta per il versamento della tassa per lo smaltimento dei rifiuti (TARI) per l’anno 2015. “A causa del quasi azzeramento dei flussi di trasferimenti dallo Stato, il bilancio del Comune ha una sofferenza di cassa. Chiediamo l’anticipo di un terzo dell’imposta dei rifiuti che verseremo in tre rate, aprile, settembre e novembre, per non gravare sui cittadini a metà e fine anno”. Piunti ha chiesto se gli sgravi verranno calcolati già nella prima rata e ha manifestato delusione quanto Urbinati ha risposto che la prima rata verrà calcolata sulla base delle tariffe 2014, la seconda su quelle 2015 che nel frattempo il Consiglio dovrà approvare e il conguaglio, con applicazione delle eventuali agevolazioni, avverrà solo con l’ultima rata. Il punto è stato approvato con 13 sì, 8 no, 1 astenuto (Calvaresi) e un non voto (Pezzuoli).
Approvata la variante al Piano regolatore per la realizzazione del “Centro Sportivo Eleonora” a Porto d’Ascoli” (valore di € 540.000 finanziato da fondi privati) e di impianti sportivi presso la scuola “Cappella” (valore di € 240.000 cofinanziati dal Comune) comprendente le prescrizioni nel frattempo formulate dalla Provincia di Ascoli Piceno. A tal proposito, il Consiglio ha dovuto procedere, con separato atto, alla rettifica della delibera n. 100 del 18 dicembre 2014 che faceva riferimento, per puro errore materiale, ad una norma sbagliata per la procedura di variante urbanistica necessaria a dare il via ai due progetti. Come ha spiegato l’assessore Sestri, si va ad apportare un piccolo cambio di destinazione: da verde pubblico a parcheggi e verde sportivo per un progetto, a istruzione per l’altro progetto”.
Vignoli (Pdl) ha chiesto come mai è stata fatta così tanta confusione sulla delibera. “L’errore materiale ci potrebbe stare, ma nello scorso Consiglio si era fatta una proposta di delibera di rettifica, poi era arrivata un’integrazione dell’ordine del giorno, poi in Consiglio comunale ci è stato detto che per approfondimenti tecnici i punti venivano ritirati. Feci notare l’anomalia su tutto il procedimento, soprattutto per la fretta. Però trovare un privato che investe 540.000 euro potrebbe essere un fattore positivo, anche perché l’opera andrà a bando”.
Marucci ha confermato le perplessità sul tipo di progetto, ha espresso contrarietà al fatto che un’area libera non lo sarà più e curiosità di sapere se il bando sarà vinto da chi ha proposto il progetto o da un’altra azienda.
Nel riconoscere che c’è stata effettivamente un po’ di confusione, dovuta alla necessità di dare una risposta ad un’istanza pervenuta a luglio 2014 ma svolgendo tutti gli approfondimenti tecnici e richiedendo tutti i pareri obbligatori, Sestri ha rilevato l’importanza di avere un investimento privato in una zona a rischio di degrado con l’interesse pubblico rappresentato dall’opportunità offerta alla scuola di usare i campetti e ai ragazzi del quartiere di utilizzarli in determinati orari. Il punto è stato approvato con 13 sì, 9 no e 1 astenuto.