Il dolore di aver perso tutto, ma anche il sollievo di essere sopravvissuti e di aver trovato il calore di una comunità che li ha accolti fraternamente: una rappresentativa dei circa 200 terremotati abruzzesi al momento ospitati a San Benedetto è stata ricevuta questa mattina in Comune dal sindaco Gaspari e da altri esponenti dell'Amministrazione comunale, in segno di benvenuto, ma anche per ricevere molte informazioni pratiche e un dono per tutti bambini, tra uova di pasqua e giocattoli.
«Vi ringraziamo per tutto, ma in particolare per averci ridato il senso di una comunità», ha affermato in rappresentanza dei presenti il sig. Dino De Angelis, «Stiamo ricevendo tanto in questi giorni ed ora dobbiamo affrontare il problema di dover tornare quasi quotidianamente a L'Aquila, chi per questioni di lavoro, chi per controllare l'agibilità della casa, ed eventualmente recuperare alcune cose lasciate lì».
Il sindaco Gaspari, coadiuvato dai referenti della Polizia municipale e della Protezione civile comunale (presente anche il coordinatore provinciale Dante Merlonghi), ha annunciato che oltre a quanto fatto in questi giorni, si procederà ora ad una ricognizione di altri bisogni, dall'inserimento dei bambini nelle scuole cittadine alle prescrizioni mediche per cure in corso, a tutte le altre necessità pratiche, alimentari, di abbigliamento, di svago.
A tal proposito, sul versante della solidarietà, si registra la disponibilità di albergatori, farmacisti, imprenditori vari, grande distribuzione, a fornire aiuti concreti alle persone arrivate a San Benedetto, che al momento sono circa 200, ma già dai primi giorni della prossima settimana raddoppieranno. E anche le società sportive offrono la possibilità di riprendere l'attività nelle varie discipline a tutti coloro che già lo facevano a livello dilettantistico o anche agonistico.
Il Ludobus della cooperativa Systema intratterrà i bambini ospiti negli hotel nei pomeriggi del periodo pasquale. «È una Pasqua particolare per voi e per tutta Italia», ha detto il sindaco Gaspari salutando i presenti «Avremo molto tempo da passare insieme, perché anche nella massima efficienza possibile, ad essere stato colpito è stato questa volta un capoluogo di regione. Ma intanto possiamo dire che a differenza di quando anni fa io stesso sono stato volontario in occasione del terremoto in Irpinia, in questo caso i soccorsi sono stati coordinati ancora meglio. Certamente possiamo dirci orgogliosi di sentirci italiani, per il sentimento di solidarietà che si sta levando da ogni parte del Paese. Tra pochi giorni celebreremo il 25 aprile, un'occasione in cui San Benedetto ricorda gli oltre 13 mila sfollati della seconda guerra mondiale. La nostra comunità conosce questa sofferenza. Sappiate che potete contare su questa città». Il sindaco ha quindi ringraziato Polizia Municipale, Protezione civile, l'arma dei Carabinieri e le altre forze civili e militari, gli imprenditori, e tutti coloro che si sono mobilitati per aiutare i terremotati, raccontando anche alcuni aneddoti, come quello della giornata di ieri, quando in poche ore sono stati reperiti 120 pigiami da Bologna, "traferiti" da un furgone all'altro all'altezza di Senigallia. Ma anche a livello locale aziende come Decathlon, Golden Lady, Publisport, Top87, e altre ancora hanno già fornito beni di prima necessità o lo faranno nei prossimi giorni. Tutte le segnalazioni di chi voglia offrire solidarietà e tutte le richieste di chi è arrivato a San Benedetto si raccolgono tramite la Protezione civile (sede al Palazzetto dello sport) al numero di telefono 0735.781486, o alla Polizia municipale, 0735.584443.