Il Sindaco ha firmato una nuova ordinanza che, recependo le stringenti indicazioni fornite dalla Regione Marche, pone severe limitazioni alle attività commerciali che utilizzano forni e agli immobili dotati di camini per il riscaldamento. La decisione rientra negli obiettivi che i Comuni marchigiani ricadenti nella zona A (quella cioè a maggior rischio di sforamento dei limiti delle polveri sottili) si sono impegnati a conseguire con la sottoscrizione di un apposito accordo di programma.
Il provvedimento ricalca quello già emanato negli anni passati ed è valido fino al 15 maggio 2014 su tutto il territorio comunale ad eccezione dell’area della Sentina, di quella Brancadoro e di alcune zone periferiche.
Per quanto riguarda gli edifici pubblici e privati, l’ordinanza vieta l’accensione degli impianti a biomassa solida (legna, cippato, pellet, carbonella, etc.), inclusi i caminetti tradizionali aperti e quelli moderni chiusi, nonché di quelli a carbone fossile, utilizzati per il riscaldamento degli ambienti interni o solo per la produzione di acqua sanitaria, quando nell’unità immobiliare è presente e funzionante un altro tipo di riscaldamento autonomo o centralizzato. Analogo provvedimento riguarda gli impianti per il riscaldamento di ambienti esterni. Le novità di questo nuovo provvedimento sono che i divieti valgono dal lunedì al venerdì (e quindi sono esclusi i week end e i giorni di festa) e che è comunque consentita l’accensione per la cottura dei cibi.
Invariati invece i provvedimenti per le attività di panificazione e ristorazione come le pizzerie: non potranno usare i forni a biomasse legnose salvo che tali apparecchiature siano dotate di idonei sistemi di abbattimento.
Il testo integrale dell’ordinanza e l'area interessata dal provvedimento