Grazie alle condizioni meteomarine favorevoli e alla tecnica utilizzata di lavoro da terra, il progetto di realizzazione del “pennello” in massi naturali a sud della foce dell’Albula è arrivato a un punto cruciale e la tempistica appare ridotta rispetto a quella programmata.
E’ terminata la realizzazione della fondazione del “braccio di scogliera” e si sta concludendo anche la fase di sistemazione di massi naturali di pietra, scavata in cave di travertino di Acquasanta, che comporranno il nucleo centrale del braccio, in parte sommerso e in parte sopra il livello dell’acqua.
Con la ripresa dei lavori dopo le festività natalizie, la ditta Ilmed srl di Napoli che sta eseguendo i lavori procederà al rivestimento degli scogli con la cosiddetta “mantellata”. Successivamente, ottemperando alle richieste della Sovrintendenza dei beni ambientali, alla radice del pennello sarà creata una duna artificiale rinforzata con geocontenitori in sabbia che dividerà la spiaggia libera dalla foce. Una volta completato il pennello, l’attraversamento creato alla foce, utile solo per necessità di cantiere e per l’attraversamento dei camion, verrà demolito.
A seguire si completerà la scogliera a nord che va a congiungersi con il molo all’altezza del “monumento al pescatore”. E’ terminata ad ottobre la realizzazione della scogliera radente: la zona, oggi acquitrinosa, una volta riempita di materiale di risulta degli scavi e ricoperta con un manto erboso, costituirà una protezione fondamentale dalle mareggiate sia per la cabina che ospita gli impianti di sollevamento della rete fognaria sia per via delle Tamerici e diventerà un’area verde sul mare.
Ricordiamo che il “pennello” è lungo circa 180 metri, largo tra 5,50 e 9 metri ed è fondato ad una profondità variabile tra 1,75 e 2,25 metri mentre il braccio a nord è lungo circa 110 metri. Il progetto è redatto dall’ing. Alessandro Mancinelli, docente del Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Architettura - Sezione Idraulica e Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche. L’importo complessivo dell’intervento, comprensivo cioè delle somme a disposizione, è di circa 1.350.000 euro mentre la base d’asta era di 979.200 euro.