Sala consiliare affollata per la seduta di insediamento del nuovo Consiglio comunale di San Benedetto del Tronto.
Ha presieduto la prima parte dei lavori Antimo Di Francesco in qualità di consigliere anziano, cioè colui ha riportato il maggior numero di voti. Nel suo saluto, Di Francesco ha invitato tutti “alla solidità e compattezza del Consiglio, tramite essenziale tra la volontà dei cittadini e l'istituzione”.
Il segretario generale ha poi comunicato il subentro dei consiglieri al posto di quello decaduti in quanto nominati assessori. Al posto di Andrea Assenti, Andrea Traini, Filippo Olivieri, Pierluigi Tassotti, Emanuela Carboni, Annalisa Ruggieri entrano Mariadele Girolami, Antonella Croci, Emidio Del Zompo, Gianni Balloni, Brunilde Crescenzi, Gabriele Pompili.
Sulla convalida degli eletti Pellei ha annunciato l'astensione del gruppo in vista della presentazione del ricorso al Tar sulla proclamazione degli eletti da parte dell'ufficio centrale. Mandrelli ha annunciato l'astensione a nome di tutti gli altri consiglieri di opposizione sempre con riferimento al ricorso al Tar. De Vecchis invece si è detto rispettoso della volontà degli elettori e ha comunicato il sì del suo gruppo alla convalida degli eletti.
Dopo il giuramento di fedeltà alla Costituzione, pronunciato accanto al tricolore come vuole la legge, il sindaco Piunti ha espresso soddisfazione per vedere la sala piena auspicando che anche in futuro le sedute consiliari possano essere seguite da tanti cittadini. Ha ribadito il concetto che tutti i consiglieri sono rappresentanti degli elettori e che aprirà una fase di dialogo cercando la collaborazione di tutti nel rispetto dei ruoli. Circa la scelta del ricorso al TAR, il sindaco ha ribadito la sicurezza di avere piena legittimazione a governare.
Quindi si è proceduto alla nomina dell'ufficio di presidenza. Bruno Gabrielli con 17 voti è stato eletto presidente del Consiglio comunale. La minoranza ha votato scheda bianca. Le vicepresidenze del Consiglio sono andate a Gianni Balloni, che è il vicario, e Flavia Mandrelli.
Nel suo saluto, Gabrielli ha detto che userà “rigore, equilibrio e imparzialità per assicurare a tutti i consiglieri il diritto a svolgere i proprio lavoro” e ha annunciato che non sarà “presidente super partes ma primus inter pares”, ovvero – ha detto - “eserciterò fino in fondo le mie prerogative di consigliere comunale”. Ha infine citato una frase di Vittorio Bachelet che, ha evidenziato, “considero il mio maestro”.
Il consiglio ha poi eletto membri effettivi della commissione elettorale comunale Crescenzi, Croci per la maggioranza, Capriotti per la minoranza. Membri supplenti sono stati invece eletti Del Zompo e Pompili per la maggioranza e Perazzoli per la minoranza.
Quindi il Sindaco ha dato comunicazione ufficiale della composizione della Giunta comunale indicando nomi e deleghe degli assessori. Ha volto l'occasione per ribadire il suo pensiero circa i rapporti tra gli schieramenti. “Il consigliere di maggioranza è il ruolo più difficile, perché porta il suo contributo spesso nel silenzio e lontano dai riflettori. La minoranza ha un ruolo altrettanto importante perché ha il dovere di dare un apporto, se necessario critico, che va sempre ascoltato.
“La città ci guarda – ha detto Piunti – perché vuole ripartire, diventare protagonista. Questo rilancio passa innanzitutto attraverso il rilancio del turismo e il recupero del settore della pesca. La partecipazione dovrà essere la nostra arma vincente. Contatteremo il mondo dell'associazionismo per condividere criticità e idee. Le commissioni consiliari non dovranno più fungere da mere ratificatrici di decisioni già prese ma le riunioni dovranno essere momenti di confronto aperte al pubblico. Interlocutori essenziali dell'Ente saranno i Comitati di quartiere, e dovremo superare la dicotomia tra San Benedetto e Porto d'Ascoli lavorando per un'unica realtà. Il centro cittadino va rivitalizzato, attenzione particolare dovrà essere dedicata alla nuova povertà e alla famiglia”.
In evidenza, nel discorso di Piunti, anche il tema della sanità, “tenendo alta la guardia per far sì che questo territorio non sia più considerato marginale stipulando patti chiari con le altre realtà delle Marcheà”. Piunti ha rilevato come sia stato istituito un assessorato alle pari opportunità mentre attenzione sarà dedicata agli impianti sportivi. “Il programma elettorale con cui ci siamo presentato è un programma fattibile – ha poi detto - gli indirizzi dovranno essere tradotti in realtà dalla struttura comunale sulla cui attività ci sarà un monitoraggio costante. Non ci saranno invasioni di campo, ma non faremo sconti a chi dimostrerà di non fare la sua parte”.
Perazzoli è intervenuto ribadendo che non vi sono dubbi sul fatto che Piunti abbia legittimamente conseguito la vittoria ma ha ribadito che si procederà al ricorso al TAR perché si ritiene che non spetti il premio di maggioranza. “Noi siamo una delle minoranze consiliari, ma abbiamo cultura di governo. Vogliamo esprimere un augurio, cioè che San Benedetto possa recuperare il terreno perduto, e una preoccupazione, cioè che prevalga il pensiero corto, ossia quell'atteggiamento di evitare contrasti nelle scelte di cambiamento. In questo senso la genericità del programma ci preoccupa. L'auspicio è che si instauri un rapporto con il territorio perché molte scelte si fanno insieme con gli altri comuni. Noi lavoreremo – ha concluso Perazzoli - per far sì che le nostre proposte vengano accolte. Apprezziamo la scelta di evitare un rapporto muscolare tra maggioranza e minoranza: se vedremo coerenti atti politici e azioni di governo, noi ci saremo”.
De Vecchis ha apprezzato l'invito ad aprire il confronto amministrativo superando le divisioni partitiche superando logiche del passato, dove chi vinceva “faceva bottino”: “Prima delle pari opportunità tra uomo e donna – ha detto - ci deve essere pari opportunità tra tutti i cittadini e quindi l'interesse della città deve prevalere. Avremmo preferito che questo metodo di condivisione delle scelte che il Sindaco ha annunciato fosse stato utilizzato anche in occasione dell'individuazione del presidente del Consiglio”.
Disponibilità al confronto è stata confermata anche da Mandrelli che però ha aggiunto: “Le scelte hanno alla base un'idea di fondo, una visione del mondo. Le ideologie devono rinascere, perché l'improvvisazione porta a disastri. Porterò in mio consiglio la mia cultura ambientalista e socialista”.
Pellei, citando Papa Francesco, ha invocato l'introduzione della cultura del dialogo.
Numerosi i consiglieri intervenuti per manifestare soddisfazione per il positivo clima di avvio della consigliatura, un'impressione condivisa nelle parole di chiusura del Sindaco Piunti che si è detto molto contento dello spirito creatosi nell'assemblea.