Centinaia di piccoli studenti delle scuole di San Benedetto, Grottammare e Cupra Marittima hanno risposto all'appello della Fondazione "Cetacea onlus" e dell'associazione "Blu Marine Service" che questa mattina, dinanzi allo stabilimento balneare "da Luigi", hanno tenuto una semplice cerimonia per salutare il ritorno alla libertà di "Atlante", una tartaruga marina "Caretta Caretta" salvata nel gennaio scorso dalle reti da pesca in cui era rimasta impigliata e curata nella sede della Fondazione Cetacea di Rimini.
Con il personale che ha curato la tartaruga e gli studenti, c'erano stamane i rappresentanti di tutte le istituzioni e associazioni che, a vario titolo, si occupano di tutela ambientale e che hanno reso possibile la realizzazione di questo straordinario percorso di educazione alla conoscenza dell'ecosistema marino: dalla Protezione civile all'associazione "Amici della Sentina", dal Comitato di indirizzo della Riserva della Sentina alla Capitaneria di Porto, dalla Lega navale al Corpo Forestale dello Stato.
"Atlante", un esemplare di circa 20 anni lungo 70 centimetri, è giunto sull'arenile in una vasca temporanea colma d'acqua. Dopo le spiegazioni del personale di "Cetacea" sulla natura dell'animale e sui suoi percorsi in mare, Atlante, che è stato dotato di un trasmettitore satellitare proprio per studiarne gli spostamenti, è stato deposto sulla spiaggia e, con pochi colpi di pinne, ha guadagnato l'acqua.
"Per noi accogliere e sostenere queste iniziative è fondamentale - spiega l'assessore all'ambiente del comune di San Benedetto Paolo Canducci - per offrire alle nuove generazioni la possibilità di verificare dal vivo come sia possibile tutelare in concreto l'ecosistema marino e soprattutto le specie in via di estinzione. L'iniziativa di oggi è tanto più importante perché cade in questo 2010 che è stato dichiarato anno della biodiversità, un valore la cui importanza per il nostro futuro probabilmente non è ancora compresa appieno da tutti".