In passato non si era mai
verificata a San Benedetto una simile emergenza abitativa. Al massimo la
sporadica occupazione di un appartamento. Il Comune intende ora ripristinare la
legalità, dopo l'atto di violenza esercitato dagli occupanti. I sette casi,
peraltro, differiscono tra di loro. Infatti, un appartamento è occupato da
persone ufficialmente residenti nel Comune di Monteprandone, un altro da
persone residenti a Martinsicuro. Le due Amministrazione comunali verranno
coinvolte nella discussione per arrivare ad una soluzione. Gli altri
appartamenti presentano casi di differente portata sociale: ci sono
appartamenti occupati da soli adulti, e altri ancora da famiglie con bambini.
Si dovrà ora ragionare sulla possibile soluzione, ma sempre nel rispetto delle
graduatorie, delle regole, dei requisiti e delle possibilità che il Comune
potrà intercettare.
Per meglio affrontare eventuali
futuri casi di case popolari abusivamente occupate, il sindaco Gaspari intende
sollecitare un incontro al prefetto e al questore di Ascoli, onde stilare un
protocollo d'intesa sulla procedura da seguire, e in particolare per evitare
che tali situazioni possano protrarsi per molti mesi come in questa occasione.
All'incontro odierno hanno preso parte, oltre al sindaco Gaspari, l'assessore
alle Politiche della città solidale Loredana Emili, il direttore dell'ERAP di
Ascoli Mirko Trapè, il dirigente Stefania Di Lorenzo e il funzionario Domenico
Procaccini dello stesso ente.