Il risanamento del Paese Alto

 

La situazione di dissesto del Paese Alto è nota da tempo: gallerie, cunicoli e grotte percorrono l'intero sottosuolo del quartiere. Se la presenza di questi passaggi sotterranei suscita molto interesse dal punto di vista storico - architettonico (basti pensare al cunicolo visitabile di palazzo Piacentini risalente ai primi anni del I secolo, con volta a botte e pareti adornate con colli d'anfora) è evidente quanto la loro presenza sia fonte di potenziali problemi di stabilità agli edifici. Ed effettivamente vi sono stati, in passato, preoccupanti episodi di cedimenti.

 

Azioni attuate

 

26 giugno 2007: richiesta di inserimento del Paese Alto nel "Piano per l'Assetto Idrogeologico" della Regione Marche (PAI)

6 novembre 2007: approvazione progetto preliminare sulle criticità del centro storico del Paese alto. Spesa prevista, 6 milioni di euro

26 novembre 2007: inserimento del progetto di risanamento nel "Secondo Piano strategico nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico" del Ministero dell'Ambiente. Finanziamento di € 764.000,00

6 maggio 2008: inserimento del progetto di risanamento nel PAI della Regione Marche

dicembre 2008: conferimento incarico per la fase di attuazione del progetto

luglio 2009: consegna prima bozza delle indagini

28 settembre 2009: conclusione prima fase dell'incarico.

30 novembre 2009: approvazione da parte dell'Ente del progetto definitivo

31 gennaio 2010: approvazione progetto esecutivo

31 marzo 2010: avvio delle procedure di appalto.

30 giugno 2010: aggiudicazione gara di appalto

15 settembre 2010: apertura e consegna del cantiere. La ditta avrà tempo 180 giorni per ultimare l'opera e i lavori richiederanno alcune inevitabili modifiche alla circolazione e alla sosta dei veicoli.

22 dicembre 2011: dopo una serie di problemi legati alla scoperta di una serie di reperti archeologici nella zona di piazza Sacconi, chiusura del cantiere e riapertura al transito delle strade interessate