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L'ambiente desertico è qui armonizzato da diversi giardini rocciosi contenenti succulente e piante grasse che immagazzinano rispettivamente nelle foglie e nei tronchi, l'acqua necessaria al loro fabbisogno. L'ingresso è piuttosto ampio con due elementi verticali, la Tamerice che troviamo lungo tutta la passeggiata e, leggermente spostato verso sud il Brachychiton rupestris, nello stesso lato ma sul bordo c'è un esemplare di Yucca aloifolia con tronchi anche inclinati, alcune Aloe arborescense, quattro Dasilirion che disegnano delle sfere di foglie strette e molto particolari, oltre al Mesembrianthemum che con le sue foglie succulente ed i suoi fiori viola o gialli in estate, tappezza ed abbellisce l'insieme. Sotto al muretto diversi tipi di Agave spuntano tra le rocce ed il lapillo utilizzato per la pacciamatura del terreno. Il termine Agave deriva dal greco agàvos che significa meraviglioso. Nell'angolo a destra, verso mare, lo sguardo è catturato da tre varietà di Opuntia. Sullo stesso lato ma appena sotto al muretto vediamo una Yucca elephantipes. Spostandoci sul lato sinistro (nord) c'è una tappezzante denominata Carpobrotus o fico degli Ottentotti tra le quali spuntano 8 Bescornia yuccoides, ed altre Yucche, presenti anche nelle aiuole che separano il giardino dalla ciclabile. Sulla stessa aiuola è presente, in diverse varietà, l'Aloe. In particolare dell'Aloe vera si utilizza il succo condensato soprattutto per uso esterno essendo una vera e propria panacea per la pelle, non a caso ne fa largo uso l'industria dei prodotti solari.