Elena Ghiaurov
Città di San Benedetto del Tronto
AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d'Europa
in collaborazione con Santacristina Centro Teatrale
di Fleur Jaeggy
luci Claudio De Pace
regia Luca Ronconi
I beati anni del castigo (Premio Bagutta 1990), romanzo di formazione della scrittrice Fleur Jaeggy è ambientato in un collegio femminile svizzero dove la protagonista - in scena Elena Ghiaurov - vive dall'età di otto anni.
Il racconto della donna, sorta di lettura di un suo intimo diario, apre le porte su un mondo in bilico tra l'idillio e la cattività, che possiamo chiamare un'"arcadia della malattia", per usare le parole della scrittrice. Finché arriva Fréderique, una nuova allieva, severa, perfetta, magnetica, che sembra aver già vissuto tutte le esperienza della vita. La protagonista - che resta senza un nome - si sente attratta dalla nuova arrivata, dal suo aspetto quieto e insieme minaccioso. E qui, la minaccia, poco a poco, si scopre, e si approda a una "terra di nessuno", un luogo ibrido e segreto che si colloca tra la perfezione e la follia.
Lo stile limpido e nervoso della scrittura della Jaeggy, l'acutezza quasi clinica delle notazioni, l'intensità di questa storia fanno risuonare una corda segreta dell'animo: quella legata all'immaginario collegio da cui tutti noi siamo usciti. Fra lo sconcerto, l'attrazione e il timore, lo spettatore è guidato in una sorta di giardino dei saperi femminili, fatto di fiori che sbocciano nelle stagioni della vita, attraverso esperienze giovanili goffe e talvolta crudeli. Il rapporto fra le due donne, centro del monologo, è ripercorso attraverso le percezioni dell'unica che racconta e descrive: nello svilupparsi lento e spietato di un assolo unilaterale, in un crescendo di tensione e di attesa.