«Non dobbiamo dimenticare che la memoria costituisce un elemento di crescita sociale e civile». Parole del vicesindaco Antimo Di Francesco, intervenuto nella mattinata di sabato 12 giugno nel quartiere Ponterotto per la commemorazione dei partigiani Elio Fileni e Neutro e Salvatore Spinozzi, uccisi nel 1944 dai nazifascisti. Alla breve cerimonia presso il cippo commemorativo di via della Resistenza, dove è stata deposta una corona d'alloro, hanno preso parte anche il presidente provinciale dell'ANPI Tito Alessandrini, il partigiano Teodoro Vulpiani, il presidente del comitato di quartiere Nicola Fares, e alcuni cittadini.
«Occorre sensibilizzare le nuove generazioni su quanto di atroce è stato compiuto durante il secondo conflitto mondiale», ha proseguito il vicesindaco «Io personalmente sono onorato e orgoglioso di partecipare a questa commemorazione di nostri concittadini che diedero la vita per restituire pace, libertà e democrazia al nostro Paese».
Da parte sua Tito Alessandrini ha citato i deportati piceni nel campo di Auschwitz e i principali fatti avvenuti a livello locale, soffermandosi in particolare sugli eccidi, come appunto quello del 12 giugno 1944.