La scultura, installata nella riqualificata piazza Giacomo Matteotti, misura 4 metri di altezza e di 2 di diametro, è stata realizzata in argilla modellata dallo stesso artista e fusa in bronzo. La scultura è illuminata dall'interno e comprende, oltre al grande albero, circa 30 figure e vuole dare sostanza alla speranza che ognuno di noi si porta dentro per una vita migliore, per una salvezza che abbracci la natura e la terra.
La vita è difficile, le nostre esistenze cariche di attese, di progetti, con il tempo si flettono, si inarcano sotto il peso della disillusione, delle difficoltà, del dolore. Sembra che davanti resti solo il buio della disperazione, il buio della morte. Ma è proprio in quel vuoto che tutto ricomincia.
Ecco, allora, il simbolo del vecchio albero morente, inclinato, ormai instabile, che rischia di trascinare con sé il destino di tutti noi ma che ancora, caparbiamente, offre riparo a tutti gli esseri viventi: uomini, animali, insetti trovano in esso la propria tana. Al calare della notte, tutti provvidenzialmente si addormentano e, all'unisono, cominciano a sognare la rinascita della propria vita, del vecchio tronco, della natura intera.
Così, nel sogno, nuove speranze prendono corpo e il ciclo della terra magicamente riprende il suo percorso.