È una sorta di "piano industriale della qualità" quello che l'Università di Camerino propone al territorio di San Benedetto, per migliorare l'offerta commerciale e turistica attraverso corsi di specializzazione o altre iniziative.
L'obiettivo è quello di avere operatori sempre più qualificati sul versante della ristorazione, della salute o del benessere, attività che verrebbero così potenziate nel nome di una qualità "certificata", per esempio per quel che riguarda i valori nutrizionali, il fitness e il benessere in generale. Utilizzare lampade abbronzati, preparare un gelato sano e genuino, o fornire ai clienti informazioni nutrizionali sui cibi che vengono serviti nei ristoranti sono solo alcuni esempi dei benefici che la collaborazione tra l'Università e il territorio potrebbero fornire.
Non a caso, la Facoltà di Farmacia dell'ateneo offre già, a Camerino, un corso di laurea in "Scienze e tecnologie del fitness e dei prodotti della salute", oltre ad organizzare corsi per estetiste, ed altre attività ancora. Questa mattina, mercoledì, un incontro tra rappresentanti accademici ed esponenti delle associazioni di categoria si è svolto nella sala giunta del Comune di San Benedetto, alla presenza del sindaco Gaspari, dell'assessore al Turismo Mozzoni e del consigliere delegato ai rapporti con la scuola e le università Palestini. I
l Consorzio Universitario Piceno, tramite il presidente Renzo Maria De Santis e il consigliere Vincenzo Vagnoni, vede a sua volta con molto favore questa opportunità di sviluppo, in grado di dare una risposta alla crisi economica, di rendere "pratico" il sapere trasmesso dalle università, e di destagionalizzare il turismo proprio mediante attività di cura del corpo sempre più diffuse e richieste in località già turistiche, o che lo diventano proprio puntando su attività termali, rigenerative o curative.
Il sindaco e l'assessore Mozzoni hanno fatto notare come la prossima riapertura del Palacongressi potrà rappresentare un ulteriore stimolo ad allungare la stagione turistica. I futuri convegnisti, del resto, potranno sia alimentare il mercato del fitness e del benessere, sia veicolare l'attrattività del territorio anche grazie a questa offerta non soltanto "marginale", come è attestato dal crescente successo di palestre e altri centri estetici. In un territorio come quello di San Benedetto potrebbero essere così ulteriormente valorizzate la filiera corta, i cosiddetti "ristoranti a km 0" (ovvero quelli che utilizzano prodotti del territorio stesso), le attività d'eccellenza come quelle dei pastifici o dei produttori di vino. All'incontro erano presenti il rettore dell'ateneo, prof. Fulvio Esposito, accompagnato dai professori Alberto Cresci, Mario Giannella, Luigi Tapanelli. La Confcommercio era rappresentata da Maria Angellotti, l'associazione albergatori "Riviera delle palme" da Bernardo Di Emidio, la Confartigianato da Maria Desirée Basili e Roberto Tamburri. «Il territorio deve saper cogliere questa opportunità», ha affermato il sindaco Gaspri, «Noi siamo pronti ad accettare questa sfida, puntare sulla qualità e poi saper vendere quello che abbiamo. L'importanza della presenza universitaria deve diventare sentire comune, e le ricadute sull'economia locale una costante consolidata».