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Parco Ristori e in primo piano un pannello con indicazione di telecamera di videosorveglianza
Precisazioni dei tecnici
A seguito di una specifica richiesta di informazioni inoltrata al Comune dal presidente del direttivo del comitato di quartiere "Porto d'Ascoli centro" Giorgio Panichi a proposito dei lavori che hanno portato all'installazione di un impianto di videosorveglianza nel parco Ristori (tra via Mare e viale dello Sport, a ovest della ferrovia), i tecnici comunali precisano alcune circostanze.
In particolare, ricordano che i lavori sono stati approvati con determinazione del dirigente del settore "Manutenzione e Qualità urbana", ing. Mario Laureati, del 31 dicembre 2007, che impegnava anche la somma necessaria, di 5 mila e 100 euro. Che a seguito di indagine di mercato è stata individuata la ditta Capriotti Luciano per i lavori edili e la ditta Elettromeccanica Battoccoli s.r.l. per quelli impiantistici, ditte che hanno poi svolto i lavori nei seguenti periodi: quelli edili dal 3 al 21 marzo 2008; quelli impiantistici dal 26 al 28 marzo 2008. Il completamento dei lavori di posa delle telecamere è avvenuto in data 28 marzo.
Dopo un lungo periodo di sospensione dei lavori in attesa dell'allaccio ENEL, sono state inviate le comunicazioni agli organi competenti ed affissi i cartelli indicanti la zona sottoposta a videosorveglianza, quindi si è iniziato a registrare le immagini in data 1 settembre 2008. L'Amministrazione comunale, tuttavia, non assume o visiona le registrazioni, che vengono invece conservate all'interno dell'apparecchiatura e sono a disposizione dell'autorità giudiziaria o della polizia giudiziaria in relazione ad attività investigativa, come stabilito dal provvedimento dell'aprile 2004 emesso dal Garante per la Protezione dei Dati Personali (Privacy).
L'Amministrazione comunale non ha denunciato fino ad ora danneggiamenti, anche in considerazione del fatto che alcune strutture erano già non in buone condizioni. In questi giorni sono state riparate e fissate le panchine e quindi si potrà provvedere al controllo. L'acquisizione e la visione dei dati vengono effettuate unicamente dall'autorità giudiziaria o dalla polizia giudiziaria, in relazione ad attività investigativa connessa a denuncia di danneggiamenti subiti. I dati acquisiti hanno pertanto valore di testimonianza in relazione a fatti criminosi e, in quanto tali, svolgono anche di conseguenza un'azione di deterrente.